Qualche anno dopo l’addio al calcio giocato, Daniele Schiavano è pronto a rimettersi gli scarpini. Classe 1991, di Cadorago, è stato uno dei protagonisti della storia recente del calcio dilettantistico comasco.
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Premiato nel 2015 con il titolo di Pallone d’Oro Lariano, ha vestito maglie prestigiose come quelle di Pro Patria, Solbiatese, Luciano Manara e soprattutto Fenegrò, dove fu decisivo nella vittoria della Coppa Italia di Promozione nel 2012.
Oggi è il Bulgaro a puntare su di lui per tornare subito in Prima categoria. «Tutto è nato in modo scherzoso», racconta Schiavano. «Ero al centro sportivo per un incontro con la dirigenza, insieme a Bianco e Bocconcello stavamo programmando la squadra da allenare per la prossima stagione. A un certo punto, parlando della prima squadra, mi hanno detto: “Ma se giocassi ancora?”». Una proposta che all’inizio ha fatto sorridere l’ex attaccante: «Ho riso e ho detto di no, anche perché avevo appena preso il patentino e mi stavo concentrando sull’allenare. Ma poi ci ho pensato su… e ho detto sì. Il richiamo del campo era troppo forte».
Negli ultimi anni, pur non scendendo più in campo da giocatore, Schiavano non si è mai allontanato davvero dal pallone. «Quando allenavo la Juniores, mi buttavo sempre dentro durante le partitelle. La voglia non mi è mai mancata. Alla fine, ho richiamato Bianco e gli ho detto che, se la proposta fosse stata ancora valida, sarei tornato volentieri. Il campo, in sé, non mi mancava troppo, perché lo vivevo comunque da allenatore. Ma tornare a giocare è un’altra cosa. Ora metto in pausa, per un po’, la panchina».
Il progetto è chiaro: vincere il campionato e riportare il Bulgaro in Prima. Ma non solo. «Vogliamo tornare su e restarci. Il Bulgaro è una società solida, con un bel settore giovanile e tanta passione. Voglio dare l’esempio, soprattutto ai ragazzi più giovani».
Determinante nella scelta anche il rapporto con lo staff tecnico: «Con mister Gigi La Rocca c’è grande stima. Abbiamo condiviso lo spogliatoio e tante idee, anche quando allenavo la Juniores. Ci conosciamo già, e questo è stato sicuramente un fattore importante».
Schiavano, dopo l’annuncio del possibile ritorno in campo, ha ricevuto anche altre proposte: «Qualche offerta è arrivata, sì. Ma avevo già dato la mia parola al Bulgaro. Qui mi sento rispettato, responsabilizzato. E quando una società ti fa sentire così, non puoi dire di no».
Ora, l’obiettivo è uno solo: vincere. «Voglio aiutare il gruppo, rimettermi in forma e dare un contributo vero. Poi tornerò ad allenare, ma per ora penso solo al campo. C’è un obiettivo chiaro: riportare il Bulgaro in Prima categoria».
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