Como, Mer 16 Aprile 2025
ARDITA CITTADELLA - Finale amaro, è retrocessione in Prima dopo un solo anno
Le parole del Pallone d'Oro, Longoni: "Peccato, ma è stata una bella esperienza"

È durata un solo anno l’avventura dell’Ardita Cittadella in Promozione. La società cittadina, che lo scorso anno aveva vinto il campionato di Prima categoria, è retrocessa domenica, con un turno di anticipo rispetto al termine del campionato, dopo lo 0-3 incassato dalla capolista Vis Nova Giussano.

 

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Un epilogo amaro, al termine di una stagione davvero travagliata sotto tanti punti di vista (con il cambio in panchina tra Crippa e Lupi), ma che ha comunque visto l’Ardita Cittadella spesso fare bella figura, anche quando è stata sconfitta.

L’uomo di riferimento è stato senza dubbio Stefano Longoni, Pallone d'Oro Lariano e che è stato in grado di segnare 13 gol in 27 presenze, nonostante due infortuni lo abbiano bloccato sia a inizio stagione che in queste ultime partite.

«Più che sul campo, penso che abbiamo pagato una realtà complicata come la Promozione al di fuori del campo. La società ha fatto tutto il possibile, ma a livello organizzativo ci sono stati molti problemi con i campi da gioco dove allenarsi, nella prima parte di campionato: queste lunghezze burocratiche sicuramente hanno inciso anche sul rendimento della squadra – spiega l’attaccante classe 1993 – perché in una categoria così difficile come la Promozione le paghi».

Eppure, nonostante le molte difficolà e i risultati che spesso non arrivavano, l’Ardita Cittadella spesso ha ben giocato, pagando a caro prezzo distrazioni che in questa categoria non ci si può concedere: «Tanti avversari contro i quali abbiamo giocato ci hanno detto che avremmo potuto tranquillamente salvarci – continua Longoni – questo da una parte inorgoglisce ma dall’altra dispiace molto, perché con un po’ più di attenzione avremmo potuto provare a giocarcela sino in fondo».

Un Longoni che ha comunque giocato da protagonista in Promozione: «In passato avevo giocato in serie D e in Eccellenza, ma questa categoria non l’avevo mai fatta. Ci tenevo, e penso comunque di aver ben figurato: purtroppo sono stato sfortunato perché a causa di un infortunio il mio campionato è partito in ritardo, e in queste ultime decisive settimane non ho potuto aiutare i miei compagni a causa di uno stiramento. Peccato davvero, mi rimarrà sempre questo rimpianto».

Ora in casa Ardita Cittadella è tempo di pensare di nuovo alla Prima categoria, che verrà sicuramente affrontata con molti dei giovani cresciuti nel settore giovanile.

E Longoni che farà? «Io ormai sono oltre ai 30 anni, quindi mi piacerebbe giocare un campionato per provare a vincerlo. Un anno come questo è stato importante, ma anche pesante, perché quando perdi spesso e devi soffrire tutto l’anno non è mai facile».

 

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