Un clima da curva ha accolto il campione del mondo di calcio '82 Pietro Vierchowod al Centro "Ta.Tu. - Talenti Tutti" di Sagnino.
Cori da stadio e un'ovazione al suo ingresso all'auditorium parrocchiale per un incontro formativo con i ragazzi e ragazze delle scuole medie inferiori che frequentano il Centro coordinato dal vicario della parrocchia di San Paolo Apostolo, don Davide Corti.
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L'incontro, organizzato nell'ambito delle attività di "Ta.tu." era aperto al pubblico e numerosi adulti si sono aggiunti ai ragazzi per vedere e conoscere da vicino il famoso calciatore che ha indossato le maglie dei club più prestigiosi del calcio italiano.
Nel corso dell'incontro Pietro Vierchowod ha parlato a tutto campo della sua carriera a cominciare dai tempi del campetto dell'oratorio fino ad arrivare alla conquista dei più prestigiosi trofei tra i quali: campione del mondo con la maglia azzurra nel 1982, i due scudetti vinti con le maglie della Roma e Sampdoria e le coppe europee con anche la conquista della Champions League conquistata nel 1996 a Roma con la casacca bianconera della Juventus.
I ragazzi del Centro Ta.tu. hanno stuzzicato il campione con domande a getto continuo e Pietro non ha mancato di confidare alcuni "segreti" a cominciare dal nome calciatore che da bambino ammirava come idolo:"E' stato Pietro Anastasi il mio idolo".
Lo "zar" ha anche invitato i ragazzi a non mollare mai quando si vogliono raggiungere obiettivi ambiziosi: "La determinazione, la volontà, lo spirito di sacrificio sono elementi fondamentali per chi vuole distinguersi non solo nel calcio, ma nella vita".
Nel ripercorre gli anni da calciatore ha ricordato grandi campioni del passato a cominciare da Maradona e Van Basten e ogni volta la sala si riempiva di applausi a scena aperta.
Il campione non ha mancato di sottolineare che "anche se si perde non ci si deve mai lasciare andare, bisogna sempre andare e guardare avanti perché i traguardi sono sempre davanti a noi e dobbiamo impegnarci a raggiungerli. Io ho avuto una carriera molto lunga, ho giocato ai massimi livelli fino a 41 anni grazie alla mia costanza nel continuare ad allenarmi e prepararmi con serietà e professionalità".
Un momento particolare con tanti applausi dalla platea quando ha ricordato l'amicizia che lo legava a Gianluca Vialli".
"E' stato davvero un bellissimo pomeriggio, molto intenso per noi di Ta.tu. Siamo grati a Pietro Vierchowod di essere venuto a parlarci della sua esperienza di uomo e calciatore. Momenti come questo sono utili ai ragazzi per la loro formazione e crescita", ha concluso don Davide Corti.
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