Il Cantù San Paolo sogna e vuole tornare ai fasti di un tempo. La storica società canturina, che aveva giocato anche tre stagioni in serie D tra il 2009 e il 2012, è reduce da un decennio complicato, vissuto in gran parte tra Prima e Seconda categoria, ma quest’anno sembra avere le carte in regola per tornare in alto...

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Dopo la salvezza ai playout di Prima dello scorso anno, sono arrivati da Lomazzo il mister Andrea Lupi e il direttore sportivo Stefano D’Ulivo, che si è portato dietro su tutti anche il bomber Mirco Drago, decisivo nella vittoria del campionato di Promozione con il Saronno lo scorso anno. L’esordio in Coppa Lombardia non è stato facile, con il ko 4-1 sul campo del Cassina Rizzardi, ma domenica il Cantù si è riscattato con il netto 5-0 al Luisago nella seconda partita del girone 10, che ha fatto intravedere le potenzialità della squadra.

«In tanti si sono preoccupati dopo lo stop di Cassina Rizzardi – racconta il ds D’Ulivo – ma in realtà noi avevamo lavorato molto sulla forza fisica, con doppie sedute per tutta la preparazione, cosa inusuale per la Prima categoria, e lo abbiamo patito molto contro il Cassina Rizzardi, che era sicuramente più brillante. Io non mi sono preoccupato, perché sapevo le motivazioni di quella sconfitta, e direi che con il Luisago abbiamo visto i miglioramenti che ci aspettavamo».

Cantù che punta decisamente in alto anche nel girone B di Prima categoria, che inizierà domenica con la trasferta sul campo della Pro Lissone: «Potrebbe essere una delle favorite, considerando soprattutto la presenza di un attaccante forte come Talon. Noi comunque siamo fiduciosi di poter partire bene, anche se il calendario nelle prime partite non sarà semplicissimo. Per me – conclude D’Ulivo – rimane l’orgoglio di poter far parte di una società così importante e di poter dare il mio contributo per farla tornare in alto».

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