Gerardo Iannuzzi, per tutti “Gerry”, ha di recente raggiunto i 100 gol segnati con la maglia della Giovanile Canzese, nel campionato Open a 11 del Csi. Il bomber comasco, classe 1977, vanta una carriera di buon livello in Seconda e Terza categoria, prima di un grave infortunio che sembrava averlo fermato: poi l’occasione con la Giovanile Canzese, con la quale non ha intenzione per il momento di smettere.
$ADS2
«Ho iniziato facendo atletica, e a calcio ho cominciato a giocare quasi per caso – ricorda Iannuzzi – quando sono entrato alla Pontelambrese ho fatto la Juniores ma al momento di dover passare in prima squadra sono partito per il militare. Così poi ho giocato per diversi anni nel Pontelambro Csi, segnando in 7 stagioni ben 169 gol. Al termine del campionato 2007-08 non ci permisero più di giocare sul campo di Ponte Lambro, così la squadra fu sciolta».
A quel punto, l’avventura in categoria: «Con un gruppo di ragazzi di quella squadra siamo passati alla Cdg Erba, in Terza, portandola in Seconda e dimostrando che anche la gente che veniva dal Csi poteva dire la sua. Negli anni seguenti ho girato tra Canzese e Pontelambro 011, sempre in Terza categoria, poi ho deciso di passare al calcio a 7».
$ADS2
È proprio qua che sembra fermarsi la carriera di Iannuzzi: «Ho fatto due anni con la Pro Evolution sino a un brutto infortunio subìto una sera a Cantù, dove mi sono rotto tibia e perone. Pensavo davvero di aver chiuso con il calcio, anche perché avevo già una certa età». E invece… «È arrivata l’occasione della Giovanile Canzese, che a partire dal 2016 ha iscritto una squadra a 11 al campionato Csi. Tramite amicizie mi hanno convinto a provare, pensavo di allenarmi e basta e invece sono arrivato a 100 gol con questa maglia (raggiunti nella partita del 25 febbraio contro il Colverde, nda), e finchè non faccio ridere in campo voglio continuare a giocare».
L’obiettivo di questa stagione è quello di vincere la classifica marcatori della categoria B, dove Iannuzzi è dietro al solo Fabrizio Puglia, altro esperto bomber di razza: «Ora siamo 14 a 13 per lui, ma c’è da dire che io ho dovuto saltare alcune partite a causa di un infortunio – puntualizza – e quindi sono fiducioso di poter tornare in testa. L’avventura di Canzo è nata quasi per caso ma ora va avanti da diversi anni e tutto sommato in queste stagioni abbiamo ottenuto buoni risultati, riuscendo anche a giocare in categoria A. L’unico problema è che dobbiamo autogestirci, perché non abbiamo un allenatore e quindi le decisioni le prendiamo tra di noi. L’importante comunque è divertirsi e stare insieme».
$ADS2