Benevento-Como, prima sfida per il Como dopo la settimana d'oro che ha portato 7 punti in tre partite: si giocherà sabato alle 14 al "Vigorito". 

Per mister Longo, che ha presentato la partita in Campania, alla partita va dato il giusto peso, non in ottica playoff ma in ottica salvezza: "Non è ancora l'ora della leggerezza: la pressione ci ha fatto bene. Continuiamo così". 

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CHE SIGNIFICATO DARE ALLA PARTITA - "La considero uno scontro diretto a tutti gli effetti, quindi ha un significato importante per il nostro cammino. E' vero, sono arrivati 7 punti preziosissimi nelle ultime tre, ma preferisco l'equilibrio. Restiamo concreti: vogliamo provare a prenderci punti su un campo di una diretta concorrente e non sarà semplice perché l'ambiente sarà caldo. Faranno di tutto per vincere, come noi. E ci servirà ancora più coraggio e intensità di quello messo nelle ultime partite. Abbiamo il massimo rispetto di una squadra che ha un organico forte, costruita per fare un campionato di prima fascia e che ha tutto per invertire la rotta".

SERVONO MIGLIORAMENTI E DOVE? - "Io vorrei vederne in tutti i reparti, perché la squadra ha ancora margini. Miglioramenti in questi mesi ci sono stati, ma su quella base cerchiamo di costruire dell'altro, non possiamo fermarci".

IL COMO HA SVOLTATO? - "Credo molto nei momenti della stagione, dove sei più o in meno in fiducia. I risultati aiutano, ma aspetterei a fare valutazioni. Noi ancora dobbiamo capire se siamo capaci di giocare con più o meno pressione. A noi questa pressione ha fatto indubbiamente bene, la risposta importante c'è stata. Spero che la pressione ci sia, quella giusta per la partita: ci ha permesso di fare uno step importante. La leggerezza va benissimo, ma è presto. Ovviamente siamo ambiziosi, ma per farlo occorre passare dalle prossime partite". Ovvio, se vinciamo tre partite di fila, ma in questa B è impresa durissima, sono il primo a spingere sull'acceleratore per provare a conquistare i playoff, ma non è ancora il momento".

IL MIGLIOR COMO DELL'ANNO CONTRO IL MODENA? - "No, assolutamente.  E' stata la terza partita in una settimana, certamente ben approcciata, poi è emersa la stanchezza in entrambe. Si è anche andati verso una situazione di equilibrio, bravi noi come squadra a portare gli episodi a nostro favore. Penso a partite migliore, tipo quella con il Pisa in casa: pur pareggiando, pur rischiando anche di perdere, abbiamo fatto meglio di domenica".

L'ARIA DIFFENTE DISTURBA? - "No, non disturba, ma è normale che sia un'aria che non esprime equilibrio nei giudizi. Una settimana fa i discorsi che si facevano era diversi. Ora c'è ancora da giocarsi la salvezza: da qui a dire che siamo in corsa per i playoff ce ne passa. Ora giudizi purtroppo cambiano repentinamente, ma noi siamo sempre quelli. Per noi a Benevento deve essere la partita della vita".

UN PO' DI TATTICA... - "Alcune volte è l'interpretazione che dà il giocatore a determinare lo scacchiere numerico. Da Cunha contro il Modena ha fatto la mezz'ala in fase di non possesso, quindi eravamo 3-5-2, mentre stava più largo in fase di possesso. Stessa cosa ha fatto Parigini".

GABRIELLONI E CERRI INSIEME? "E' un'opzione, secondo me è fattibile, perché non si pestano i piedi".

CHAJIA - "Sta sempre meglio, la sua assenza è veramente lunghissima. Ovviamente non può avere da subito un minutaggio importante per 90'".

MANCUSO DA "RECUPERARE"? - "Non scelgo mai in base al nome, ma a seconda delle partite, della condizione, della settimana e dei momenti emotivi. Non mi sono mai fossilizzato. Riguardo agl iattaccanti, sono importanti per categoria. Mancuso spesso ha fatto vedere cose ottime da subentrante, ma io non vedo l'ora di dargli continuità".

BELLEMO-ARRIGONI COPPIA DEL MOMENTO? - "Danno grande equilibrio, si conoscono bene e il loro apporto in coppia è differente da quello che può dare una scelta differente. Come sempre, anche stavolta sceglieremo in base alle caratteristiche".

LA STAGIONE DEL COMO

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