Cantù, Gio 2 Febbraio 2023
Pallacanestro Cantù-Pini-Giba, guerra fredda dopo il reintegro del lungo in squadra
Botta e risposta tra il sindacato giocatori e il club: clima rovente in Brianza

Cantù e Pini nuovamente ai ferri corti, con la partecipazione della Giba, il sindacato dei giocatori di basket. 

Dopo il reintegro in prima squadra del giocatore - era stato sospeso lo scorso 19 dicembre - la situazione è esplosa in seguito al cominicato della Giba in cui venivano mosse accuse precise nei confronti del club...

 

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Un reintegro formale, ma nessuno sembra contento. 

Giovanni Pini, centro della Pallacanestro Cantù, martedì ha ripreso gli allenamenti con la squadra dopo il termine della sospensione a tempo indeterminato decisa dal club a dicembre, per motivi disciplinari e di natura contrattuale. 

Ma, proprio il giorno del reintegro, la Giba ha pubblicato un comunicato di vicinanza al giocatore, con alcune accuse nei confronti di Cantù: "Per oltre un mese si è protratto nei confronti di Pini un ingiusto impedimento alla sua regolare professione. L’isolamento forzato a cui Pini, atleta di riconosciuta serietà e professionalità è stato costretto per un periodo prolungato e senza termine ha costituito un pesante danno tecnico sportivo, morale e di immagine per un ragazzo che si è sempre distinto in carriera per il suo irreprensibile comportamento. La GIBA, che nelle scorse settimane aveva rappresentato alla società l’illegittimità del provvedimento nei suoi confronti auspica che non si verifichino mai più simili situazioni, a tutela dei giocatori e della loro professione".

La situazione è stata amplificato dal giocatore, che ha diffuso sui social il testo "forte" del suo sindacato. fatto chenon è piaciuto alla società, che auspicava una risoluzione della questione con meno clamore. 

Ed è arrivato, infatti, un immediato comunicato di replica della Pallacanestro Cantù: "In relazione al comunicato diffuso dalla Giba sul reintegro del tesserato Giovanni Pini, Pallacanestro Cantù contesta fermamente la ricostruzione dei fatti. Il provvedimento di sospensione è stato assunto a seguito di una serie di comportamenti non rispondenti ai valori e alle aspettative del club. Successivamente a un incontro nel quale sono state esposte le rispettive posizioni, il giocatore è stato reintegrato a tutti gli effetti e rimesso a disposizione di coach Meo Sacchetti, a cui viene ovviamente lasciata piena facoltà di scelta tecnica sul suo utilizzo".

In pratica, il reintegro sembra essere servito a ben poco. E tocca a coach Sacchetti, con cui il giocatore è chiaramente in rotta, riprendere in mano i fili della situazione.

 

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