Il Rugby Como c’è. La società del presidente Michele Cerbo si è iscritta con la prima squadra al prossimo campionato. Che sarà ancora quello della serie C unificata, come nella passata stagione.

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«Sarà ancora un anno complicato, come quello concluso da poco, ma l’importante è essere al via del torneo - il commento del massimo dirigente -. Il rugby sta attraversando un momento molto difficile: sconta ancora le conseguenze della pandemia che ha messo in crisi diverse società. Già la scorsa estate alcune squadre non si sono iscritte; adesso se ne sono aggiunte altre. Si sta praticando anche la strada dell’accorpamento pur di andare avanti».

Questa situazione ha spinto il Comitato a indire ancora un campionato di serie C unico, senza distinzione tra C nazionale e regionale. Una soluzione positiva anche se riproporrà dei gironi fortemente squilibrati, con la presenza di società con la rosa e le ambizioni da categoria superiore. La speranza è quella di non rivedere un calendario compresso in pochi mesi, a causa delle ondate della pandemia.

Il rugby è uno sport faticoso dove è fondamentale, anche per la sicurezza, il recupero fisico dei giocatori. Giocando tutte le settimane invece gli infortuni sono praticamente inevitabili. In casa Como rimane da sciogliere il punto interrogativo sull’allenatore. Coach Edoardo Pennestrì non guiderà più il quindici comasco e la società e alla ricerca di un sostituto. Si punterà sulla soluzione interna, promuovendo un allenatore delle giovanili.

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