Missaglia, Mer 26 Gennaio 2022
Prima D: dopo un avvio da protagonista, il Missaglia Maresso ha perso quota
Il ds Giancarlo Rigamonti: «Sono deluso, nel ritorno dobbiamo cambiare mentalità»

Capolista del girone D di 1^ categoria dopo 8 giornate, dal successo casalingo per 2-1 sulla Di Po Vimercatese, datato 7 novembre, il Missaglia Maresso non è più riuscito a centrare i 3 punti. Il successivo bottino di 2 sconfitte e 3 pareggi ha fatto scivolare i biancoblù di mister Carmelo Dato in 5^ posizione al giro di boa, a -9 dalla capolista Biassono.

 

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«Sono abbastanza deluso – commenta il direttore sportivo Giancarlo Rigamonti – e l’ho detto anche al mister e ai ragazzi. Siamo partiti bene, poi la squadra ha perso determinate certezze dopo la prima sconfitta contro il Leon e da lì in poi le cose sono andate malissimo».

Girone di ritorno in cui ci si aspetta quindi un riscatto da parte dei missagliesi. «Alcuni giocatori hanno reso meno di quanto mi aspettavo e ora voglio un cambio di rotta da parte di tutti. Poi possiamo arrivare anche ultimi, ma pretendiamo il giusto atteggiamento e la giusta concentrazione».

La questione sembra soprattutto di testa: «Siamo una società che cerca sempre di mantenere quello che promette - prosegue il ds -. Questo può anche far sentire qualche ragazzo fin troppo tranquillo e senza pressioni che magari ci sono da altre parti. Dobbiamo però cambiare mentalità, perché una rosa come la nostra non può chiudere l’andata a 9 punti dalla vetta. Chi vuole meritarsi la conferma a Missaglia deve confermarlo sul campo».

Discorso che riguarda anche mister Carmelo Dato, fuori per squalifica nelle ultime 7 gare del 2021 dopo l’espulsione rimediata in Coppa Lombardia contro il Galbiate: «Abbiamo parlato anche con lui, perché il comportamento con l’arbitro in quella partita ci è costata la sua assenza per due mesi. Assenza che ha sicuramente pesato sulle prestazioni in campo della squadra».

In campo, da registrare, c’è soprattutto la fase difensiva. «Abbiamo preso troppi gol per errori individuali e questo si ricollega al discorso fatto prima legato alla concentrazione che deve sempre essere al massimo» conclude Rigamonti.

 

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