Como, Gio 6 Gennaio 2022
CALCIO GIOVANI - Tra contagi e incertezze sulla ripresa squadre già in campo
Il Delegato Finelli: "In questo momento occorre prudenza. Difficile ripartire a gennaio"

Non è solo il calcio dilettantistico a essersi visto modificare i piani in questo inizio di 2022. La situazione epidemiologica che sta investendo la nostra nazione con la quarta ondata, ha scombussolato anche i vari programmi delle squadre settore giovanile e  scolastico (giovanissimi e allievi) e dell'attività di base (esordienti, pulcini e Primi Calci).

 

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Nel calcio dei “grandi” qualche squadra con l’avvento del nuovo anno ha iniziato a sudare sul campo in attesa della ripresa dei campionati fissata - al momento - il 23 gennaio. Nonostante l’invito arrivato da parte del Crl di non svolgere sedute di allenamento per i settori giovanili, diverse formazioni hanno convocato i bambini nei propri centri sportivi per svolgere gli allenamenti. «Il nostro era un invito, non un obbligo – esordisce Donato Finelli, delegato comasco del Lnd-Figc -. Come tale, ogni società può muoversi come meglio crede, sappiamo che diverse squadre si stanno allenando. Da parte nostra e vista la situazione pensiamo che sia più corretto avere un po’ di cautela sopratutto con i più giovani. Difatti abbiamo già sospeso le amichevoli e gli allenamenti congiunti».

Campionati quelli legati ai settori giovanili dove non si ha ancora una data certa per l’inizio del girone di ritorno: «Stiamo aspettando qualche informazione sul giorno della ripresa da parte del Crl di Milano. Per ora non c’è nulla di ufficiale, ma per i regionali si tenterà di tornare in campo, ma sarà difficile, il 23 gennaio – continua Finelli -. Per i provinciali invece penso si possa slittare di qualche settimana ancora, verosibilmente a febbraio».

 

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Mondo del calcio giovanile che, prima di emettere un’ufficialità, attende anche qualche decisione che arriverà a breve in ambito scolastico: «Se le scuole dovessero riaprire in presenza sarà più semplice partire anche per noi. Ma attendiamo perché anche in ambito scolastico c’è, per ora, un po’ di incertezza – spiega il delegato provinciale -. E’ chiaro però che se si dovesse tornare in classe in presenza, di conseguenza ci sarebbe più via libera anche da parte nostra».

A tener banco, poi, in questi giorni è l’introduzione a partire dal 10 gennaio del Green Pass rafforzato per poter praticare attività sportiva: «Per gli adulti questo non è un problema vista l’alta percentuale di vaccinati – analizza -. Diverso è invece il caso per quanto riguarda i più giovani dove tanti ragazzi ancora non hanno la prima dose, ma questa è stata una scelta dello stato e noi abbiamo dovuto adeguarci».

Infine un ultimo sguardo va anche al return to play, ossia l’impossibilità per un atleta positivo al Covid di non tornare in campo prima di 30 giorni e dopo aver svolto una visita medica specialistica: «Il Crl ha chiesto di rivedere questo aspetto sopratutto per quanto riguarda la durata – conclude Finelli -. Speriamo che si riesca a snellire i giorni di lontananza dal campo, altrimenti per alcune società sarà difficile riprendere a fine gennaio».

 

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