Como, Mer 25 Agosto 2021
Protocollo Sanitario Figc: col Green Pass non servirà il test in fase di screening
Spogliatoi vietati ai non vaccinati? In tribuna si accederà solo con la certificazione verde

Il calcio dilettanti e giovanile è pronto finalmente a ripartire ma ancora una volta a tenere banco è il famigerato protocollo sanitario della Figc, pubblicato qualche settimana fa e che ha già provocato diversi dubbi di interpretazione tra le società.

 

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Il Comitato Regionale Lombardia ha inviato quindi una richiesta di chiarimenti, firmata direttamente dal presidente Tavecchio, alla Figc, che prontamente ha risposto con un vademecum riassuntivo per semplificare delle regole che non si può certo dire siano state scritte in maniera troppo chiara.

La notizia più importante è che, dalla Promozione sino alla Terza categoria e ai campionati giovanili (Juniores, Allievi e Giovanissimi), non sarà necessario, in fase di screening, portare un tampone negativo per i soggetti già muniti di Green pass: questo adempimento sarà obbligatorio solo per chi non ha la certificazione verde. Una disposizione che non varrà per l’Eccellenza, che è campionato di interesse nazionale e dove sarà quindi obbligatorio per tutti il tampone nel momento dello screening iniziale.

Una novità che, se da una parte  solleva molte società dall’obbligo di dover effettuare moltissimi test, dall’altra ha fatto storcere il naso alle stesse società, non foss’altro che per le tempistiche: molte di loro si stanno radunando proprio in questi giorni e avevano già provveduto all’effettuazione di tamponi che invece, secondo gli ultimi chiarimenti, sarebbero stati non necessari.

Rimanendo nelle categorie di non interesse nazionale, dalla Promozione in giù, i soggetti “suscettibili” (cioè quelli non in possesso di Green pass) dovranno effettuare anche un altro tampone a distanza di sei/sette giorni, poi in seguito potranno giocare ed allenarsi con la sola autocertificazione (quale?).

Una notizia che lascia con un po’ di preoccupazione soprattutto le società di settore giovanile (dove i non vaccinati sono ancora parecchi), perché in queste condizioni un solo positivo in squadra potrebbe portare al blocco dell’attività di tutto il team.

E’ bene comunque ricordare che si tratta di regole che potrebbero essere modificate ancora, soprattutto in relazione all’andamento della pandemia nel corso dei prossimi mesi, dove l’efficacia delle vaccinazioni verrà messa a dura prova dall’arrivo dei primi freddi.

Rimane il dubbio sull’utilizzo degli spogliatoi da parte dei non possessori di Green pass: secondo l’ultimo decreto del Governo, l’attività al chiuso è vietata a chi non ha la certificazione verde. Nell’incertezza, alcune società hanno già deciso di vietare l’uso degli spogliatoi a chi sprovvisto di Green pass, in attesa di nuovi chiarimenti.

L’ultimo punto del vademecum riassuntivo è riferito al pubblico: in questo caso non si sgarra, servirà per forza di cose il Green pass anche per genitori, fidanzate e amici dei calciatori. Il tutto con i limiti previsti dalle attuali regole: all’aperto 50% di presenze in zona bianca e 25% in zona gialla.

 

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