Como, Mar 27 Aprile 2021
Il nuovo decreto legge e la zona gialla riaprono al calcio: si può tornare a giocare!
Un primo passo verso il ritorno in campo, mentre il Crl spera nei tornei giovanili

L’ultimo decreto legge, combinato al ritorno in zona gialla della nostra regione, ha riaperto da lunedì alla pratica del calcio e più in generale agli sport di contatto all’aria aperta, allenamenti collettivi compresi.

Dopo mesi e mesi dove lo sport più diffuso e praticato nel Paese era stato vietato alla stragrande maggioranza dei tesserati – e non solo – per contrastare la pandemia, da oggi si può tornare a giocare a calcio nel vero senso della parola. Si può tornare a giocare una partita, anche se per ora sarà d’allenamento o tra amici al campetto, ma finalmente si può tornare a correre dietro al pallone, a calciarlo e a festeggiare assieme un gol.

 

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Si tratta di un piccolo grande passo verso la ripartenza di tutto il movimento calcistico, dilettanti e giovanile. Una ventata di gioia e speranza soprattutto per i più piccoli dopo un periodo davvero difficile, dove l’unica valvola di sfogo erano state, a singhiozzo, le sedute d’allenamento individuale.

Resta vietato ancora vietato l’uso degli spogliatoi, come ha sottolineato anche il Comitato Regionale Lombardia della Lnd-Figc in una nota, con la quale ha anche ricordato alle società che resta in vigore il protocollo sanitario dello scorso agosto.

Comitato che attendeva questa “riapertura” e che si è ritrovato per fare il punto sulla situazione dell’attività, come confermato dal consigliere comasco Mario Tavecchio: “Il Crl si è fatto promotore per avere una linea chiara ed univoca da parte del Sgs ed è atteso per martedì (oggi, ndr) un comunicato Figc-Sgs nazionale che disciplini autorizzazioni e modalità di svolgimento sia delle amichevoli che dei tornei di Società”.

Se la stagione dei dilettanti è già stata annullata e conclusa, a livello giovanile lo stop definitivo non è ancora arrivato. Uno dei motivi è quello di provare a lasciare un segno sul finire di questa stagione, con qualche manifestazione ufficiale. A quanto pare, ed è quello al quale sta lavorando il Crl, con un torneo o più probabilmente con una coppa.

“È importantissimo che le squadre di settore giovanile ripartano quanto prima in competizioni – ha aggiunto il consigliere Tavecchio-, seppur sotto forma di amichevoli e tornei, ma è altresì importante che ciò avvenga nella massima sicurezza, sia per gli atleti ed i loro familiari sia per le responsabilità dei dirigenti e presidenti di società”. Ovvero senza aggirare le norme, oltrepassando ad esempio quel “preminente” interesse nazionale, come invece ha provato a fare qualche altra federazione (o ente) per tornare subito in campo nonostante le restrizioni.

 

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