Il tema del blocco delle annate nel settore giovanile in vista della ripartenza post pandemia è tra quelli che più interessa gli addetti ai lavori. Ne è una conferma il dibattito online scatenato nei giorni scorsi sulla propria pagina Facebook da Alessandro Gini, consigliere dell’assoallenatori (Aiac) comasca e direttore tecnico-agonistico del Cittadella.
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Gini ha coinvolto decine di colleghi allenatori, istruttori e dirigenti di varie società, raccogliendo quasi un centinaio di pareri a dimostrazione di quanto l’argomento sia sentito. "Ho postato questo “invio al dibattito” in quanto credo che, soprattutto in un momento delicato come questo, sia fondamentale discuterne con tutti gli interessati – spiega Gini -. Nonostante un anno di stop, spiace constatare come la federazione non sia ancora fatta carico del problema, proponendo ad esempio un tavolo di discussione e confronto in merito".
Ognuno degli stakeholders intervenuti ha analizzato e proposto le proprie soluzioni per una ripresa che dovrà fare i conti con il buco formativo creato dalla pandemia. "La soluzione definitiva non credo l’abbia nessuno. Abbiamo riscontrato come ogni opzione ha le sue controindicazioni. Ecco perché è necessario discuterne con tutte le parti".
Su una cosa però tutti si sono trovati d’accordo: "Il movimento calcistico giovanile è stato trascurato - conclude polemicamente Gini-. Non siamo presi in considerazione come si dovrebbe, perché il settore giovanile è vero il sistema trainante del calcio. Altro che l’Eccellenza…".
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