Como, Gio 11 Marzo 2021
Eccellenza: la Pontelambrese sarà l'unica comasca a ritornare in campo
Ripartenza prevista il 28 marzo. Il presidente Laiso: "Contenti, è un segnale di speranza"

C’è la Pontelambrese tra le 33 società lombarde d’Eccellenza che hanno aderito alla ripartenza del campionato. In 21 (salvo ripensamenti), tra cui il Mariano, hanno invece deciso di non tornare in campo.

La squadra erbese sarà l’unica formazione comasca a riprendere la stagione 2020/21, a conferma di quanto già dimostrato sul campo ovvero di essere la formazione di punta del movimento calcio-dilettantisco lariano.

 

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"Siamo contenti che si riprenda a giocare a calcio e che si torni a fare la nostra parte: è un segnale importante", ha commentato il presidente delle Pontelambrese, Federico Laiso. Nella riunione straordinaria di lunedì il Comitato Regionale Lombardia, oltre a prendere atto della volontà delle interessate, ha anche abbozzato il nuovo format del campionato che è stato poi preso al vaglio dal Consiglio direttivo della Lnd, prima di ricevere l’ok definitivo della Figc.

Si stratta di un nuovo campionato che dovrebbe prendere il via domenica 28 marzo e che non terrà conto di quanto fatto nelle prime giornate a inizio autunno. Sarà sempre articolato in tre gironi, da 11 squadre ciascuno, con gare di sola andata. Stando a indiscrezioni, questo potrebbe essere il nuovo girone degli orange: Alcione, Lazzate, Base, Olginatese, Castanese, Gavirate, Luciano Manara, Pontelambrese, Sestese, Varesina e Vergiatese.

Il nuovo format manterrà il merito sportivo, con le vincenti dei tre gruppi promosse in serie D, mentre non ci sarà alcuna retrocessione (anche per le società che non hanno aderito alla ripartenza).

A permettere alle squadre di tornare in campo ci sarà un nuovo protocollo, come quello adottato in serie C e D, con tamponi al gruppo squadra 48 ore prima di ogni match.

"Sull’applicazione del nuovo protocollo non abbiamo ancora avuto indicazioni – precisa Laiso -, come per gli aiuti economici promessi. Mi pare che Coni e Figc abbiano passato la “palla” alla Lnd, che però non si è ancora espressa. L’unico che ha fatto qualcosa di concreto è il presidente del Crl Carlo Tavecchio, che ha strappato l’impegno di un aiuto a Regione Lombardia per sostenere i costi delle spese sanitarie".

Costi che ipotizzando 10 partite tra tamponi, personale medico e infermieristico, sanificazione degli spogliatoi si potrebbe aggirare attorno ai € 10.000 per società. "Non proprio spiccioli – conclude Laiso –, anche se la speranza è quella di un’accelerata delle vaccinazioni. Lo speriamo, non solo per abbattere certi costi, ma per poter rivedere al più presto in campo anche tutti i nostri ragazzi, fermi praticamente da un anno. La salute dei giovani è fare sport".

 

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