Como, Mar 9 Marzo 2021
Serie D: La Casatese delle favole sogna, ma non troppo, il salto tra i 'pro'
Il leader comasco Giovanni Bello: «Sarebbe un'impresa storica, fuori da ogni logica»

La Casatese fa sul serio, eccome se lo fa. La squadre lecchese, guidata dal tecnico Danilo Tricarico, infatti, da neopromossa, sta battagliando con la corazzata Seregno (avanti di un punticino) per la promozione in serie C nel girone B di Serie D. Casatese che però domenica non è scesa in campo nel match contro il Brusaporto (rinviato), a causa di una positività riscontrata tra le fila dei bergamaschi in seguito al rituale giro di tamponi effettuato prima della sfida della scorsa settimana contro il Real Calepina.

 

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Un format, quello adottato dalla D in questi mesi, che tra poche settimane con tutta probabilità verrà ricalcato dall’Eccellenza per l’imminente ritorno in campo. «Ormai siamo abituati a questa pratica di fare un tampone quarantotto ore prima delle partite – racconta Giovanni Bello, comasco e leader difensivo della Casatese -. Le prime settimane poteva capitare che qualcuno fosse un po’ teso, ora il tampone è davvero diventato una prassi. Il tampone sarà sempre fastidioso ma ormai ci abbiamo fatto tutti il callo».

Uno dei segreti di questa Casatese è sicuramente l'imperforabilità difensiva – la migliore del campionato con soli diciassette reti subite– capitanata, appunto, da Bello. Bello, ex pilastro del Fenegrò, è al ritorno in D dopo le passate esperienze con Cantù, Renate e Olginatese e in questo finale di stagione proverà insieme ai suoi compagni a scrivere un sogno chiamato Serie C: «Ottenere la doppia promozione, dopo quella della passata stagione, sarebbe qualcosa di fantastico, fuori da ogni logica, nessuno ci ha mai chiesto di raggiungere questo traguardo – spiega Giovanni -. Il nostro primo obbiettivo è sempre stato la salvezza però adesso non vogliamo porci limiti: abbiamo una grande società alle spalle, uno staff tecnico preparatissimo e noi siamo un gruppo formidabile».

Adesso con il via libera dato dalla FIGC anche la massima categoria regionale è pronta a tornare in campo per terminare la stagione: «Credo che almeno per l’Eccellenza fosse giusto far ripartire i campionati, ci sono diverse società che hanno investito tanti soldi per poter vincere il proprio girone e approdare in D – conclude il difensore comasco -. Penso comunque ai miei amici calciatori che in questi mesi hanno sofferto per la lontananza dal terreno di gioco, l’amarezza stava prendendo il sopravvento, ma, almeno per chi gioca in Eccellenza, l’assenza del calcio sembra essere agli sgoccioli».

 

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