Como, Ven 12 Febbraio 2021
Como, Gattuso guarda avanti: "Settimana terribile, ma come sempre sapremo reagire"
"A Lecco partita sbagliata: ok le critiche, ma mi hanno fatto male gli insulti alla squadra"

Da calciatore giocava libero, vecchio stampo, abile nel tackle e nell'arpionare il pallone all'avversario. Da mister, Giacomo Gattuso difende la squadra dagli attacchi dopo il ko contro il Lecco: "Ben vengano le critiche, non gli insulti alla squadra: mi hanno fatto male".

Così Jack, prima della sfida contro la Lucchese, partita in programma alle 12.30 di domenica: "Dopo una sconfitta la squadra ha sempre reagito. Io ora sto bene, mi sono rimeso in panchina quando ancora non stavo benissimo"...

 

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Un derby perso, una settimana pesante per il Como e i suoi tifosi. Figuriamoci per un passionale come Giacomo Gattuso: "La settimana è stata terribile per quanto mi riguarda, purtroppo il risultato è stato negativo perché abbiamo sbagliato la partita. Le colpe sono mie, volevo rientrare perché ci tenevo tantissimo, l'ho fatto in un momento in cui non stavo ancora benissimo. Non ho trasmesso tutto quello che potevo: purtroppo ho preso una bella botta, ora però sto bene".  

Cosa è andato storto a Lecco? "Il risultato dice che è stata una partita negativa, il problema vero è non siamo riusciti a capire il secondo tempo. Abbiamo perso equilibrio, partendo forte e attaccando con tanti giocatori ed è stato l'errore più grave. Abbiamo lasciato palla a loro, la ripartenza e il secondo gol ci hanno tagliato le gambe". 

Qualche errore tattico potrebbe aver influito? "Non credo ci siano stati errori inizialmente. Abbiamo concesso l'autogol e poco altro nel primo tempo, in relazione alla loro forza offensiva non moto direi. Noi bene nel possesso nel primo tempo, il secondo gol è quello che ci ha penalizzato, perché poi non avevamo più forze per reagire".

Non sono mancate critiche alla squadra da parte della tifoseria: "Mi hanno fatto male alcune cose. Sono arrabbiato, le critiche ci devono esere per crescere. Però se le critiche diventano insulti non va bene. La squadra non se li merita: sono il primo a intervenire anche pesantemente se qualcosa non va come deve andare. Ma non si deve insultare in questa maniera. Se andiamo a vedere il percorso di questa squadra, a partire dall'anno scorso, quando era a +4 dai playout, dopo nemmeno un anno è prima in classifica: ha fatto percorso fenomenale". 

In passato, dopo una sconfitta, la squadra spesso ha reagiti molo bene: "Vero, perché è un gruppo fantastico, che ci tiene in modo particolare e l'ha dimostrato in questi mesi. E' una squadra che appassiona e trasmette emozioni ed è un gruppo serio: per questo mi arrabbio quando qualcuno li tratta male...".

E' arrivato il momento dei nuovi? "Voglio prendermi un po' di tempo, soprattutto con gli stranieri, perché il calcio italiano richiede adattamento, soprattutto sotto il profilo tattico: loro sono un po' indietro e non li vorrei rischiare in queste partite così importanti. Credo però che dopo la sconfitta contro Lecco, da parte di tutti ci sia grande voglia di riscatto. L'aspetto mentale e caratteriale domenica farà la differenza". 

Domenica al Sinigaglia sarà di scena la Lucchese: "Il girone di ritorno è più difficile, tutti devono arrivare all'obiettivo, le partite sono tutte toste e difficili. La Lucchese per esempio ha pareggiato con Renate, Lecco e Pro Vercelli, ha sempre fatto ottimi risultati contro le grandi, immagino che curerà bene l'aspetto difensivo, si chiuderà, lascerà poschi spazi e sa ripartire. Quindi servirà molta attenzione anche alla luce dell'errore contro Lecco. Non deve venirci subito l'ansia di sbloccare la partita: se la squadra è tranquilla può esprimersi bene come ha fatto in questi mesi". 

 

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