Erano presenti anche alcune società della provincia di Como, come la Rovellese, la Polisportiva Colverde e il Rovellasca, all’incontro on line dedicato al calcio femminile organizzato dal Comitato regionale della Lnd la scorsa settimana...
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Tema principale e scottante della serata la ripartenza o meno del campionato. A fare gli onori di casa non c'era il neo presidente Carlo Tavecchio, ma Tommaso Bottoni, consigliere in carica. A rompere il ghiaccio ci ha pensato il responsabile regionale del Calcio Femminile, Luciano Gandini: «Se la situazione migliora – dice – la nostra intenzione è, dopo il 5 marzo, data fissata dall’ultimo Dpcm, di dare la possibilità alle società di riprendere ad allenarsi, per poi cominciare un mini campionato tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Questo, al netto del fatto che ancora non si sa quali saranno i protocolli».
Le società hanno voglia di ripartire, soprattutto perché hanno investito molto sulle ragazze e stanno facendo crescere un movimento che in Italia ha ancora tantissimo da dare. Tutti si chiedono come, però, si possa ripartire. «Sappiamo benissimo di essere vincolati all’epidemia – dice il vicepresidente vicario del Crl Sergio Pedrazzini – pensare che il 5 marzo si possa stravolgere tutto è impossibile. Se si potrà ripartire chiederemo a Roma che i tempi dei trasferimenti vengano allungati, ma soprattutto che i costi per i protocolli non vengano addebitati alle società». Chiosa Gandini: «Proveremo il tutto per tutto, altrimenti alzeremo bandiera bianca e penseremo alla prossima stagione».
S. Gal.
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