SHABOMBER è il nome della rubrica settimanale di Lariosport.it in collaborazione con Shabu, il Japanese Fusion restaurant di Como (via Morazzone 9).
Di cosa si tratta? Ogni settimana individueremo e intervisteremo un “bomber”, ovvero un calciatore (o una calciatrice) protagonista dei campionati di calcio dilettanti. Non per forza un goleador, ma un giocatore che si è distinto per un gesto, per un episodio, per una storia o una curiosità da raccontare.
Sarà lui lo SHABOMBER della settimana che, grazie alla rinnovata partnership tra Lariosport.it e Shabu, sarà omaggiato con la SHABU BOMBER CARD: un buono cena per due persone (da instagrammare con una story taggando @shabucomo e @lariosport).
Non sarà premiato solo lo Shabomber della settimana: Shabu, infatti, omaggerà anche tutti i suoi compagni di squadra con le nuove carte sconto ONLY FOR FRIENDS* logate Lariosport.it.
* ATTENZIONE: dal mese di ottobre 2020 tutte le vecchie carte sconto Shabu-Lariosport non sono più valide e non saranno più accettate.
È EDOARDO BRENNA LO SHABOMBER DI QUESTA SETTIMANA
L'attaccante della Giovanile Canzese ha raggiunto le 100 reti in carriera
E' stato il protagonista dell'ultima gara giocata da una formazione comasca dilettanti prima dello stop: mercoledì 14 ottobre infatti, in occasione del recupero di Prima D tra Giovanile Canzese e Valmalenco, Edoardo Brenna ha fatto poker siglando quattro reti ai malcapitati sondriesi e sfondando così il muro delle 100 reti in carriera, 104 per la precisione. Ventitrè reti con l'Alta Brianza, diciassette con il Serenza e sessantaquattro con la Giovanile Canzese. Senza playoff e playout, giocati solo in un paio di circostanze ma senza reti all'attivo.

Attaccante classe 1993, Brenna è alla sua quinta stagione con la maglia della Giovanile Canzese, mentre in passato ha giocato anche per Serenza e Alta Brianza. Bomber di razza, di reti come detto ne ha segnate molte, ma ce ne sono alcune alle quali è particolarmente legato: "Ricordo una partita del 2013 sul campo del Ronago, segnai con un gol da centrocampo, il più bello sicuramente. Di fronte avevo un super bomber come Marcello Clementi. Quelli più importanti? Mi viene in mente la doppietta all'Ardita di tre anni fa, importante per la vittoria del campionato di Seconda".
Il gol che non si scorda mai però è il primo: "Il campionato 2012/13 fu il primo in cui ero in pianta stabile con l'Alta Brianza, dopo aver fatto qualche gara, salendo dalla Juniores, nei due anni precedenti. All'esordio mister Schena mi schierò subito titolare, e io segnai dopo pochi minuti il mio primo gol, in una vittoria 5-1 contro la Nuova Samo".
Prima dell'Alta Brianza c'è stata per Brenna la trafila delle giovanili: "Ho girato Merone, Cantù, Arcellasco e Aso Alzate, che poi confluiva nell'Alta Brianza. Ho un bel ricordo soprattutto dei due anni di Juniores con l'Alta Brianza, allenato da Giuseppe Matera, anni nei quali ebbi anche la possibilità di esordire in prima squadra". Campionati vinti? "Quello di Seconda con la Canzese, nel 2018, ma ricordo anche la Seconda categoria vinta con l'Alta Brianza. Ero ancora uno Juniores, ma facevo comunque parte del gruppo. Mi feci male alla terzultima gara contro l'Albate Calcio, e vidi da fuori il successo con la Vasca, che ci consentì di vincere il campionato con un turno di anticipo".
Brenna ha una fede calcistica un po' particolare, una squadra importante del nostro calcio ma non una delle tre storiche grandi: "Sono tifoso della Fiorentina, la mia passione è nata da piccolo quando mi piaceva molto vedere un giocatore straordinario come Batistuta. Ricordo ancora la sua leggendaria partita a Wembley contro l'Arsenal, anche se ero molto piccolo. E' grazie a lui che sono diventato tifoso di questa squadra. L'ho seguito con simpatia anche quando andò alla Roma, ricordo che proprio in quell'estate mi portarono al ritiro della Fiorentina e riuscii a far firmare il pallone da tutti i giocatori, ad eccezione proprio di Batistuta che di lì a poco sarebbe andato ai giallorossi".
Quanto manca il calcio in questo momento? "Io onestamente ero uno di quelli più ottimisti, pensavo che più si sarebbe riuscito ad andare avanti e più aumentavano le possibilità di continuare a giocare. Per questo che lo stop è stata una brutta botta per me. Però bisogna avere il coraggio di dire che in questo momento il calcio dilettanti è giusto che venga messo un po' da parte, in attesa di tempi migliori. E soprattutto continuare a sperare che la ripartenza possa essere possibile".
Anche perchè c'era un campionato (il girone D di Prima categoria) nel quale la Giovanile Canzese era partita bene, con sette punti in tre partite: "Il girone è duro, ho visto giocare l'Olympic Morbegno alla prima contro la Bellagina e poi conosco altre squadre forti come Costamasnaga e Calolziocorte. Forse, parlando anche con qualche amico che gioca nel girone B, quest'anno si può dire che il nostro raggruppamento fosse un po' più competitivo. Noi come Canzese sappiamo di non avere i budget di alcune delle big, ma vogliamo provare a rimanere ai loro livelli. Speriamo davvero si possa ricominciare".
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