Si fa fatica a pensare al calcio in un momento così difficile per l’Italia intera. Ma per chi ne è un amante, per chi sacrifica tempo alla famiglia, per chi ogni domenica mette in campo il cuore, è inevitabile che la mancanza del rettangolo di gioco si faccia sentire. Anche nel girone B di Terza categoria, c’è molta incertezza sul futuro e anche un po’ di preoccupazione, ma tutti sembrano pensarla allo stesso modo: prima viene la salute, poi si vedrà.
$ADS2
«Parlando con coscienza, penso che tutto si debba concludere così - commenta Francesco Orsenigo, vice presidente del Figino – è inutile andare avanti con la stagione, ora ci sono altre priorità. All’inizio abbiamo provato qualche allenamento, i ragazzi venivano già cambiati, ma poi è stato necessario bloccare tutto. Davanti ad una situazione del genere, c’è poco da ragionare anche se sarà un grosso problema per tutte le società. Noi viviamo di calcio, è la nostra passione e un momento di aggregazione. Ora, però, la salute deve venire prima di tutto».
«Credo che in questo periodo non si possa nemmeno pensare a una ripresa dei campionati, ma bisogna stare tutti uniti in un’unica direzione, quella di combattere tutti insieme – ha fatto sapere anche Vincenzo Ciaravella, allenatore dell’Assese - credo che sia veramente la prima catastrofe dai tempi della guerra. Per il discorso calcio, credo che sia giusto annullare tutto e magari pensare a come ripartire il prossimo anno. So che per alcune società soprattutto dalla Prima categoria ci sarà un danno veramente grande e spero che magari possano avere delle agevolazioni, ma purtroppo non sta a noi decidere. Bisogna rispettare tutte le direttive delle persone che comandano il nostro paese».
Preoccupazione anche in casa della capolista Misinto. «La situazione in cui ci troviamo nessuno mai l’avrebbe immaginata – spiega Andrea Colombo, direttore sportivo - dal mio punto di vista, in attesa che tutto questa finisca nel più breve tempo possibile, si potrebbero aprire due scenari: congelamento delle rose del campionato e ripartenza a settembre con l’aiuto concreto della lega Lnd per tutte le società, oppure pronti a terminare il campionato giocando sino all’estate. Ringrazio a nome mio e di tutta la società Cgds Calcio Misinto tutte quelle persone che stanno combattendo contro questo virus, a loro un enorme grazie».
«Siamo completamente fermi – conclude Almer Perani, direttore sportivo dell’Inverigo– noi stavamo organizzando una palestra per far recuperare dagli infortuni molti dei nostri ragazzi. Non so se il campionato ricomincerà, non credo, anche se forse le prime della classifica chiederanno dei playoff per salire in Seconda. Non ho idea di come possa finire, bisogna vedere quando la situazione si risolverà. Noi, nella più rosea delle supposizioni, faremo qualche torneo o amichevole».
$ADS3