La stagione 2019/20 del calcio dilettanti sembra sempre più in alto mare, almeno a sentire le opinioni di alcuni dei dirigenti delle formazioni del girone B di Prima categoria. Il coro è quasi unanime: sarà molto difficile per questa stagione tornare a giocare...
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Apre Mirko Mauri, direttore sportivo del Lomazzo: «La data di cui si è parlato come una possibile ripresa, ovvero quella del 3 aprile, in questo momento è folle. Credo che sarà una cosa che andrà molto per le lunghe e non ci vedrei niente di male si decidesse di annullare tutta la stagione, in questo momento c’è tanta gente che sta soffrendo e il primo pensiero deve andare a loro».
L’ipotesi della cancellazione totale della stagione sembra la più accreditata: «Capisco benissimo chi in questo momento si trova ai primi posti della classifica – continua Mauri – ma pensare di ricominciare anche solo a maggio è molto complicato».
Per Moreno Giglia, direttore generale dell’Hf Calcio, il problema principale potrebbe essere la psicosi generata da quanto sta succedendo in tutta Italia e non solo: «Io in questo momento avrei paura anche solo a entrare in uno spogliatoio, anche se le cose dovessero migliorare nelle prossime settimane. Ho avuto qualche linea di febbre nei giorni scorsi e ho avuto paura di avere chissà che cosa, è una situazione complicata».
Così come complicata sarebbe una ripresa, anche ad aprile inoltrato: «Si dovrebbe comunque rifare la preparazione, perché i calciatori rischierebbero di farsi male. Secondo me sarà difficile tornare a giocare in queste condizioni». E il futuro?«Congelare le classifiche non è un’ipotesi percorribile, credo che in federazione abbiano in mente di annullare tutta la stagione, e non ci sarebbero molte altre vie d’uscita».
Ecco anche il pensiero del direttore sportivo del Luisago Andrea Riva: «Fatta l’ovvia premessa che in questo momento il calcio passa in secondo piano, anche se l’emergenza dovesse passare bisognerebbe rifare tutta la preparazione, e poi al primo caso di positività tutto ricomincerebbe da capo, perché prima di pensare che ques’epidemia sia debellata del tutto dovrà passare molto tempo».
Annullare tutto il campionato rimarrebbe anche per Riva l’unica possibilità: «A me personalmente andrebbe bene tutto, lo dico egoisticamente anche perché in questo momento secondo la classifica saremmo salvi. Ma capisco benissimo chi è primo con tanti punti di vantaggio e tanti sforzi spesi per essere in testa: non è bello ma non credo ci siano molte alternative».
Ci sono due squadre comasche anche nel girone D di Prima categoria, a prevalenza lecchese e sondriese, ovvero Bellagina e Giovanile Canzese. Abbiamo chiesto un parere sulla possibile ripresa dell’attività nel calcio dilettanti a Fabrizio Crippa, allenatore della Bellagina e in passato tecnico proprio della Canzese. «La premessa d’obbligo è che in questo momento il calcio deve essere l’ultimo dei nostri pensieri – esordisce il tecnico di Canzo –. In ogni caso penso che quello che stiamo vivendo sia una cosa davvero troppo grande per noi e quindi diventa davvero difficile poter fare delle previsioni, bisogna affidarsi a quello che dicono gli esperti e cercare di seguire i loro consigli».
Una ripresa per Crippa davvero lontana: «La situazione mi sembra ancora molto lontana dal potersi risolvere del tutto, e quindi penso sia dura ora come ora pensare a una ripresa. Sinceramente a breve non vedo una via d’uscita». C’è il rischio di un annullamento totale dei campionati? «In questo caso capirei chi in questo momento è in testa e ha investito tanto nella stagione, mi viene in mente l’Olimpiagrenta nel nostro girone, però penso che in caso non si possa proseguire non ci siano molte altre soluzioni».
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