Coronavirus a parte, il primo anno da allenatore non poteva andar meglio per Marco Giunchi, mister dal San Fermo di Serie C2 ed indimenticato bomber del Lecco. Un rapporto con il bluceleste rimasto forte, come conferma la sua constante presenza sugli spalti del Palataurus in occasione delle gare interne del Lecco.

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«Ho iniziato e concluso la mia carriera nel calcio a 5 giocando nel San Fermo, ma in mezzo ho girato diverse squadre e negli anni al Lecco ho firmato anche il mio record di gol in una stagione toccando quota 42 in un campionato di Serie B. Ho dovuto smettere di giocare per un problema al ginocchio a 39 anni, chiudendo con la vittoria della Coppa Lombardia di C2 con il san Fermo nel 2018».

Proprio da Cesana Brianza è partita anche la nuova carriera da allenatore: «Sono sempre stato una persona molto agitata - Spiega Marco - ma per lo meno giocando mi potevo sfogare in campo. In panchina non riesco mai a stare seduto, però sinceramente pensavo di fare peggio dal punto di vista caratteriale nonostante le due espulsioni rimediate». San Fermo capolista incontrastato del girone A di C2, con un bottino di 13 vittorie, 5 pareggi e nessuna sconfitta.

«Non credevo andasse così bene il primo anno. Sono contento perchè si stava iniziando a vedere un gioco diverso, in quanto i ragazzi giocavano a 5 come se fossero a 11 e sono dovuto intervenire per cambiare il loro modo di stare in campo. Se siamo primi è perchè tutti hanno fatto il loro, ma dovendo citare qualcuno credo che i fratelli Luca e Andros Aldeghi, Capovilla e Giacomo Colombo abbiano dato qualcosa in più, senza contare il nostro portiere Frigerio, ventenne al primo anno da titolare che sta facendo molto bene».

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