Tabiago, Mar 22 Ottobre 2019
Under 19 femminile: l'Acf Como piega la Speranza Agrate e resta seconda
Bel successo interno per il Tabiago sul Sedriano. Lecchesi alla terza vittoria

Fine settimana più che positivo per le due formazioni lariane impegnate nel girone A del campionato Juniores femminile. L'Acf Como espugna il campo della Speranza Agrate per 4-1 e rimane seconda a un solo punto dalla capolista Azalee. Seconda vittoria consecutiva, terza in generale, per la Femminile Tabiago, che battendo 2-1 il Dresano si porta a metà classifica.

 

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Il primo tempo è un dominio delle lecchesi. Subito dopo 4’ Micheri ha sui piedi la palla del possibile vantaggio ma il portiere avversario si salva. Le ripartenze da dietro del Tabiago creano parecchi problemi alle ragazze milanesi che concedono molto spazio in mezzo al campo. Ad approfittarne per prima è Guglielmo che all'11' serve a Micheri la palla del vantaggio. Le trame fitte e veloci di Bellini e compagne non permettono al Dresano di ribattere in nessun modo, ma l'imprecisione in avanti del Tabiago lascia la gara aperta. A 30 second dall’intervallo Corbetta (appena subentrata a Bellini infortunata) guadagna un calcio d’angolo che batte velocemente per Cecchetti, la difesa ospite rimane immobile e la numero 4 di casa ne approfitta per entrare in area indisturbata e battere De Vincenzi con un missile imparabile.

Nella ripresa il Dresano prova a complicare la vita alle lecchesi che più di una volta subiscono la velocità di Stefanoni e Mainetti. Veri e propri pericoli per Lilliu non ce ne sono, a parte una rasoiata a metà tempo che esce vicina al palo. Alla mezz'ora però Stefanoni riapre il match con un'azione personale. Nell'ultimo quarto d'ora, più cinque minuti di recupero, le locali tengono bene e si assicurano i tre punti. Mister Walter Sangiorgio a fine gara: «Ci sarà da lavorare per eliminare questi improvvisi cali di concentrazione che hanno causato una ripresa molto faticosa, anche perchè nel prossimo turno faremo visita alla capolista Azalee, sulla carta trasferta proibitiva ma poi sarà come sempre il campo a dare il verdetto finale».

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