Cantù, Lun 14 Ottobre 2019
Basket, Pancotto dopo il ko a Venezia non cerca scuse: "Sbagliate le cose più semplici"
Il coach di Cantù però non demorde: "La difesa diventi il nostro baluardo"

L’Acqua S.Bernardo Cantù allenata da coach Cesare Pancotto esce sconfitta 76 a 46 dal Palasport Taliercio di Mestre per mano dei campioni d’Italia in carica, l’Umana Reyer Venezia, tornata al successo dopo due ko consecutivi contro Fortitudo e Virtus Bologna. Di seguito le parole del capo allenatore biancoblù in sala stampa...

 

 

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«Siamo stati in difficoltà tutta la partita. Abbiamo giocato male tutti, io per primo mi metto davanti per aiutare questa squadra a crescere e a capire ciò che dobbiamo migliorare. Non siamo riusciti a fare neppure le cose più semplici. A questo proposito, vi assicuro che durante la settimana questa squadra lavora con grande dedizione, senza riuscire però a mettere in campo ciò che ha preparato».

Il coach marchigiano però non si abbatte: «Credo che solo chi lavora possa ottenere dei risultati e noi siamo convinti e determinati a seguitare per raggiungere i nostri obiettivi. Quello che dobbiamo fare è focalizzare meglio, fare chiarezza su quello che siamo in questo momento e su quello che vogliamo realizzare alla fine del campionato, ossia la permanenza in Serie A. A tal fine dobbiamo imparare a difendere meglio perché mentalizzando la difesa, la facciamo diventare un baluardo».

«Quanto all’attacco, ognuno di noi deve togliersi qualcosa per far crescere la squadra. La prima cosa che dobbiamo fare è sprintare perché in Serie A, con questo atletismo e questi fisici, se non sprinti non vai da nessuna parte. La seconda cosa è la troppa palla in mano, per questo dico che ognuno deve togliersi qualcosa per aggiungere qualche cos’altro. Non voglio demonizzare e cambiare le abitudini, però voglio aiutare i miei giocatori a migliorarsi. Per cui se l’abitudine è quella di palleggiare, adesso dobbiamo fare uno o due palleggi in meno, per aiutare la squadra a essere migliore».

«Ci dobbiamo rimboccare le maniche perché, che fosse difficile era una considerazione che facevamo, considerazione che oggi è una realtà di cui ci siamo resi conto affrontando nel campionato squadre con queste carature. Il percorso è diventato più difficile ma, per quello che ci riguarda, la consapevolezza deve diventare una forza e una determinazione per centrare il nostro obiettivo».

 

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