Desio, Dom 9 Dicembre 2018
Basket, serie A: risveglio amaro per Cantù, Milano è troppo forte e vince 101-74
Nuova maglia biancoverde e Desio gremito, la panchina lunga dell'Olimpia è decisiva

Alla Pallacanestro Cantù targata Acqua S.Bernardo, prima partita ufficiale per il nuovo title sponsor, non riesce il “miracolo” di sconfiggere la fortissima Olimpia Milano.

Gli uomini di coach Pashutin - in una versione inedita con i colori biancoverdi sulle maglie - lottano con i denti per tre quarti di gioco, salvo poi subire l’affondo dalla capolista della LBA, nonché formazione campione d’Italia in carica. In un “PalaBancoDesio” gremito quasi in ogni ordine di posto, i meneghini riescono ad avere la meglio per 101-74 su capitan Udanoh e compagni, costretti ad accettare la quinta sconfitta consecutiva.

A Cantù non bastano le prestazioni di Jefferson e Udanoh, entrambi in doppia doppia: autore di 20 punti e 12 rimbalzi il primo, 14 e 12 invece per il secondo. Per Milano decisivo il lituano Kuzminskas, a referto con 20 punti in appena 22’.

 

 

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ACQUA S.BERNARDO CANTÙ-AX ARMANI EXCHANGE MILANO 74-101

(18-18, 18-26; 16-20, 22-37)

CANTÙ: Gaines 16, Mitchell 8, Blakes 13, Udanoh 14, Baparapè n.e., Parrillo 3, Davis, Tassone n.e., La Torre, Pappalardo n.e., Quaglia n.e., Jefferson 20. All. Pashutin.

MILANO: Della Valle 8, James 7, Micov 5, Barbieri, Gudaitis 19, Bertans 3, Fontecchio 2, Kuzminskas 20, Cinciarini 7, Burns 15, Brooks 4, Jerrells 11. All. Pianigiani.

Arbitri: Filippini, Martolini e Bongiorni.

Spettatori: 5.571

DESIO - Con Tassone non al meglio per un problema ai denti, coach Pashutin sceglie di “rispolverare” il vice capitano Parrillo, tornato in quintetto dopo un mese e mezzo, causa anche una distorsione alla caviglia sinistra (contro Cremona l’ultima volta il 20 ottobre scorso). A completare lo starting five canturino i “soliti noti”: Udanoh, Jefferson, Mitchell e Gaines in regia. Per coach Pianigiani, invece, dentro la stella James, l’ex biancoblù Brooks, Gudaitis ed, a sorpresa, il duo Jerrells-Fontecchio.
L’Acqua S.Bernardo parte con il giusto piglio, avanti 5 a 4 dopo i primi due minuti di gioco. Atmosfera subito rovente, con il PalaDesio in delirio per l’ottimo avvio di Mitchell, travolgente con cinque punti consecutivi di puro talento. La festa canturina prosegue con Gaines e Jefferson che, al 6’, portano la formazione in maglia biancoverede avanti di due possessi. 14-9 al 6’. Ma la reazione dei campioni d’Italia in carica è immediata, con Burns e James che – in neppure un minuto – firmano il 14 pari. È poi Jerrells, pochi secondi dopo, a siglare il sorpasso: tutto solo, il numero cinquantacinque biancorosso piazza dall’arco dei tre punti la “bomba” del 17 a 14 per gli ospiti. Nell’ultimo minuto del primo quarto è Udanoh a rimettere le cose a posto, con un assist ad effetto di Mitchell, il quale sorprende mezza difesa biancorossa scaricando il pallone indietro per il proprio capitano che realizza il canestro del 18 pari. Parità che resta anche allo scoccare del decimo minuto.
Nel secondo quarto Cantù parte bene con Jefferson ma, poco dopo, si ritrova costretta a dover subire la furia dall’arco dei meneghini, scatenati con tre triple in fila. Ad aprire le danze è uno dei tanti ex della partita, Micov, a seguire sei punti consecutivi del lituano Kuzminskas. 30 a 22 per la capolista della Serie A al 13’. Lo stesso Kuzminskas dà il via al break di Milano che, in un batti baleno, si porta sul +15 al 17’. Protagonisti dell’allungo milanese, oltre all’ala lituana, Bertans – con una tripla dall’angolo - ed il capitano Cinciarini, fulmineo nel siglare in contropiede il canestro del 41 a 26 degli ospiti. Cortocircuito per la S.Bernardo Cantù.

Ad illuminare nuovamente l’attacco canturino ci pensa capitan Udanoh, autore di quattro punti consecutivi che rimettono in corsa la squadra di coach Pashutin, trascinata anche da Gaines per un mini parziale di 6 a 0 che serve non solo accorciare le distanze, ma anche ad aumentare le speranze dei brianzoli per restare in partita. 32-41 ad un minuto e spiccioli dalla pausa lunga. Parziale del 20’ che, all’intervallo, premia gli ospiti, avanti 44 a 36. Al rientro negli spogliatoi due i giocatori in doppia cifra, uno per parte: 12 di Jefferson per la S.Bernardo, 11 di Kuzminskas per l’Armani.

L’avvio di secondo tempo è un po’ complicato per Cantù, l’Olimpia ne approfitta trovando subito la doppia cifra di vantaggio. È poi Jefferson, dopo quasi 4’ senza un canestro dal campo, a sbloccare i suoi in attacco, seguito dalla “bomba” di Blakes del -4 (44-48) che riaccende l’entusiasmo del PalaDesio. Entusiasmo subito placato dalla tripla di Jerrells che, per la seconda volta nell’arco del match, colpisce la difesa canturina con tanto spazio a disposizione. Ingenuità doppia per l’Acqua S.Bernardo che, pochi secondi dopo, concede anche un facile contropiede. Due punti di Kuzminskas e time out Cantù: 48-61 a meno di 3’ dalla fine del terzo periodo, coach Pashutin ferma immediatamente il gioco prima di uscire ancora dalla scia di Milano. Ma la formazione meneghina è feroce nel trovare il nuovo +15 con Gudaitis, 48-63 al 28’. Campioni d’Italia in carica avanti di dodici lunghezze al 30’, guidati dai 25 punti della coppia lituana Kuzminskas-Gudaitis. Cantù prova a tenere botta con un Jefferson in grande spolvero, 18 punti per lui, con ancora dieci minuti da giocare. 52-64 a fine terzo quarto.

Ultima frazione di gioco con Cantù in affanno, anche a causa delle poche energie e – ovviamente – della profondità del roster avversario. Avversari che, dopo due minuti e mezzo del quarto periodo, trovano con Cinciarini il canestro del “solito” +15. Armani Exchange avanti 71 a 56 grazie alla tripla del suo capitano. Al resto ci pensa Gudaitis, autore del momentaneo +19 al 34’ (59-78). Nel finale, al rientro dall’infortunio, è Della Valle il protagonista. Quest’ultimo, con cinque punti in fila, conduce l’Olimpia al +22 . 67-89 a poco meno di 3’ dal termine, partita in ghiaccio. Finisce 101 a 74 per Milano. Adesso, ad attendere l’Acqua S.Bernardo Cantù sarà la difficile trasferta di Brescia, contro la Germani, nel nuovissimo “PalaLeonessa”.

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