Bel gesto di fair play nel panorama giovanile comasco. Nella gara tra Villaguardia e Cittadella del campionato Giovanissimi provinciali girone B, la squadra ospite si è resa protagonista di un gesto di estrema correttezza sportiva...

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Nel primo tempo, a circa un quarto d’ora dal fischio di inizio, sul risultato di 0-0 il direttore di gara Andrea Rizzi ha assegnato alla formazione ospite un calcio di rigore, a dire di tutti, inesistente. L’allenatore del Cittadella, Massimo Maiorano, dopo essersi confrontato con il proprio dirigente Politi, ha chiesto al suo giocatore pronto sul dischetto di calciare fuori.

Al fischio dell’arbitro Riccardo Sergi, incaricato di battere il calcio di rigore, ha calciato volontariamente a lato della porta, mantenendo così il risultato sullo 0-0. Per la società è stato un gesto naturale, come spiega il Politi: «Il contatto tra il nostro attaccante e il difensore è stato davvero lieve, non c’erano gli estremi per il calcio di rigore. Per questo motivo abbiamo detto al ragazzo di calciarlo fuori, perché a questa età bisogna insegnare ai ragazzi la sportività e la lealtà in campo».

Nel secondo tempo, sul risultato di 0-2, l’arbitro ha poi fischiato un altro calcio di rigore molto dubbio, questa volta in favore della formazione di casa. Un giocatore del Villaguardia ha calciato il penalty, colpendo prima la traversa e segnando poi sulla respinta. Rete, per regolamento, non valida, ma che il direttore di gara ha convalidato. La partita si è conclusa 2-1 per il Cittadella.

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