Roma, Mar 23 Ottobre 2018
Elezioni Figc, Gabriele Gravina è il nuovo presidente federale: sarà l'uomo del cambiamento?
In Consiglio potrebbe entrare anche Gianluca Zambrotta, sicuro Giuseppe Baretti

Gabriele Gravina, candidato unico alla presidenza della Figc, è stato eletto alla prima votazione dall’assemblea della Federcalcio riunita a Roma, col 97,20% dei voti. Termina così il commissariamento della Figc, dopo nove mesi e dopo undici dalla dimissioni di Tavecchio. Nel Consiglio della Federcalcio potrebbe entrare il comasco Gianluca Zambrotta per i calciatori e il presidente del Crl, Giuseppe Baretti.

 

 

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Usando una frase da Prima Repubblica, Gabriele Gravina è stato eletto con una maggioranza bulgara: accreditati 485,77, voti espressi validi 485.77, quorum 364.33. Gravina ha ottenuto 472,15 voti, pari al 97.20%. Le schede bianche sono state 13.62, pari al 2,80%.

Dopo 9 mesi di commissariamento e 11 dalle dimissioni di Tavecchio, il calcio italiano ha di nuovo un numero uno regolarmente eletto e al primo scrutinio, come Abete nel 2013. E, nel Consiglio federale, sono pronti a entrare il comasco Gianluca Zambrotta in quota all'Assocalciatori e, per i dilettanti, oltre a Cosimo Sibilia (presidente Lnd, pronta per lui la carica di vicepresidente vicario della Figc), ci sarà Giuseppe Baretti, presidente del Comitato Regionale Lombardia. 

Gravina, forte di un larghissimo consenso, dovrebbe poter lavorare con una certa serenità. Ma le cose da fare sono tante e, se davvero vuole essere l'uomo del cambiamento, avrà tre priorità: rivedere i pesi elettorali, che bloccarono le elezioni del 29 gennaio, la riforma dei campionati professionistici e quella della giustizia sportiva, con nuove norme per colmare vuoti legislativi e anellire le procedure, troppo spesso farraginose.

 

CHI E' GABRIELE GRAVINA 

Gabriele Gravina, 65 anni, laureato in Giurisprudenza, è stato l'artefice del "miracolo" Castel di Sangro, squadra che arrivò fino alla serie B: dal 1984 al 1996 conquista cinque promozioni. In quel periodo inizia la sua carriera di dirigente sportivo come consigliere della Lega della Serie C e consigliere della Federcalcio. Continua il suo lavoro come dirigente all’Uefa e poi come capodelegazione della Nazionale Under 21 per tre campionati europei e due olimpiadi. Dal 2015 fino al 16 ottobre scorso è stato presidente della Lega Pro. 

 

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