Milano, Ven 23 Settembre 2016
Nessuna sanzione per la rissa tra i genitori dei Pulcini di Monnet Xenia e Olginatese
Prevale la linea morbida del Crl: "Le partite a porte chiuse non avrebbero avuto senso"

Solo un semplice monito, in testa all'ultimo comunicato regionale pubblicato ieri (giovedì 22 settembre) e riportato integralmente qui sotto. Contrariamente a quanto ventilato nei giorni scorsi, il Comitato Regionale della Figc ha scelto la linea morbida, forse anche perché più praticabile, in seguito alla vergognosa rissa messa in scena dai genitori dei Pulcini 2006 di Monnet Xenia e Olginatese domenica scorsa a Dubino.

 

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MESSAGGIO DEL PRESIDENTE del C.R.L. e del S.G.S. LOMBARDIA

 

Con l'approssimarsi dell'inizio di tutta l'attività giovanile in ogni delegazione del CRL, sono a caldamente raccomandare a tutti coloro che vi prendono parte, in qualsiasi ruolo e forma, l'importanza dei principi di correttezza, lealtà e insegnamento ai più giovani da perseguire in ogni fase del gioco.

Con sommo rammarico già si registrano episodi a dir poco disdicevoli accaduti sugli spalti di partite in cui erano impegnati giovanissimi atleti e che hanno visto protagonisti proprio gli adulti che li accompagnavano e che ne dovrebbero seguire la crescita umana ancor più che sportiva.

A tutti loro, genitori e familiari in primis, va ricordato che lo sport è educazione, benessere, salute prima ancora dell'agonismo che non può e non deve in ogni caso esasperare ogni confronto, persino nelle fasce d'età in cui il calcio è veramente gioco e il risultato non è nemmeno previsto.

A bambini e ragazzi auguro solo buon divertimento, perché mentre giocano è a divertirsi che più d'ogni altra cosa devono pensare. 

 

Giuseppe Baretti e Giuseppe Terraneo

 

 


 

 

 

CARTA DEI DIRITTI DEL BAMBINO

 

Princìpi fondamentali

• IL DIRITTO DI DIVERTIRSI E GIOCARE;

• IL DIRITTO DI FARE SPORT;

• IL DIRITTO DI BENEFICIARE DI UN AMBIENTE SANO;

• IL DIRITTO DI ESSERE CIRCONDATO ED ALLENATO DA PERSONE COMPETENTI;

• IL DIRITTO Dl SEGUIRE ALLENAMENTI ADEGUATI AI SUOI RITMI;

• IL DIRITTO DI MISURARSI CON GIOVANI CHE ABBIANO LE SUE STESSE POSSIBILITÀ DI SUCCESSO;

• IL DIRITTO DI PARTECIPARE A COMPETIZIONI ADEGUATE ALLA SUA ETÀ;

• IL DIRITTO DI PRATICARE SPORT IN ASSOLUTA SICUREZZA;

• IL DIRITTO DI AVERE I GIUSTI TEMPI DI RIPOSO;

• IL DIRITTO DI NON ESSERE UN CAMPIONE.

 

Anche l’UEFA, riunitasi in più occasioni con le 54 Federazioni calcistiche associate, nel trattare argomenti che riguardano il calcio giovanile (e quello di base in particolare), sottolinea i concetti espressi nella “Carta dei diritti” e, per conferire loro un significato più pregnante, li ha raccolti in un decalogo da sottoporre all’attenzione degli operatori del calcio giovanile:

 

• IL CALCIO È UN GIOCO PER TUTTI;

• IL CALCIO DEVE POTER ESSERE PRATICATO DOVUNQUE;

• IL CALCIO È CREATIVITÀ;

• IL CALCIO È DINAMICITÀ;

• IL CALCIO È ONESTÀ;

• IL CALCIO È SEMPLICITÀ;

• IL CALCIO DEVE ESSERE SVOLTO IN CONDIZIONI SICURE;

• IL CALCIO DEVE ESSERE PROPOSTO CON ATTIVITÀ VARIABILI;

• IL CALCIO È AMICIZIA;

• IL CALCIO È UN GIOCO MERAVIGLIOSO;

• IL CALCIO È UN GIOCO POPOLARE E NASCE DALLA STRADA ……

 

In queste affermazioni si richiama l’attenzione circa i modelli educativi a cui si devono riferire tutte le attività promosse, organizzate e praticate nei Settori Giovanili.

Negli intendimenti UEFA è considerato di estrema rilevanza il ruolo del calcio come agente efficace di integrazione sociale e formazione educativa per i giovani.                              

 

 

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