Menaggio, Mer 10 Agosto 2016
LA STORIA - Luca Danieli e un sogno che si avvera, tornare a rincorrere un pallone
Baby prodigio, un esordio precoce in Serie C, poi un gravissimo incidente; tornerà a Menaggio

La seconda vita sportiva di Luca Danieli sta per incominciare: il bomber "tascabile" menaggino, dopo un luminoso avvio di carriera e un terribile incidente stradale, è pronto per una nuova sfida a 28 anni.

 

 

$ADS2

 

 

Un miracolo, visto quanto avevano diagnosticato i medici dieci anni fa. Dopo sette anni di assenza dai campi di gioco, proverà a dare una mano al suo Menaggio, lasciato dopo la terza media.

«Mi aveva chiamato il Como, quando ero ancora nei Giovanissimi - racconta Luca -. Il fallimento mi portò a Lecco, e qui ho conosciuto e assaporato il calcio che conta».

Danieli, nonostante un fisico esile, scala le gerarchie e si fa notare a suon di gol, negli Allievi e nella Beretti, dove si laurea capocannoniere nazionale. «Mi chiama il Milan, Franco Baresi e Alessandro Musicco mi vogliono per la Primavera rossonera. Non ho rimpianti quell'anno di essermi fermato a Lecco: ai tempi i blucelesti erano ambiziosi, allestirono per la prima volta una formazione Primavera e rimasi lì, con lo stesso Musicco allenatore».

L'attaccante lariano fa ancora benissimo, colleziona due presenze nella Nazionale under 19 di serie C, segna al Viareggio, esordisce in prima squadra (allenata da Beppe Sannino) e viene messo sotto contratto. «L'anno dopo ho giocato in serie C1, c'era Adriano Cadregari in panchina, e ho avuto modo di affacciarmi nei professionisti». Una ventina di presenze e tante belle partite, in particolare a Monza e Cremona.

«Purtroppo nel calcio conta molto vendersi e avere dei procuratori, e così sono finito in prestito alla Base 96 in D (13 presenze e nove gol, ndr), poi a Olginate».

Qui la vita e il destino gli riserva un brutto scherzo. «Stavo tornando a casa per salutare la mia famiglia, a Colico ho avuto un bruttissimo incidente stradale». Fratture multiple alle gambe, il rischio di perdere un piede. Le operazioni e la sofferenza, il senso di vuoto per una carriera a pezzi.

«I medici mi hanno detto che con il calcio era finita. Ho avuto un rigetto per tanti anni, pur con tanti miglioramenti fisici. Ho dovuto ricominciare, anche nella vita di tutti i giorni. Ringrazio sicuramente un amico come Andrea Provenzano, che mi ha permesso di distrarmi e pensare al lavoro. L'anno scorso il presidente Fraquelli e mister Castellini mi hanno chiesto di provare a tornare. Il tesseramento di Michele Spaggiari ha fatto il resto. Mi alleno già da qualche mese, non mi aspetto nulla, ma solo il sapore della panchina mi ha fatto tornare il sorriso. Se poi arrivasse un altro gol...».

 

Luca Danieli in maglia Lecco, in serie C

 

 

$ADS3

 

 

@Lariosport
© riproduzione riservata