Mossa a sorpresa del presidente del Como, Pietro Porro, che ha annunciato l'intenzione di dimettersi dopo aver iscritto la squadra al campionato di serie B. Nessun disimpegno, solo la volontà di chiamare tutti i suoi soci all'interno del Como a un maggiore coinvolgimento.

Un piccolo 'grido d'allarme' tra le righe: una mossa per scuotere l'ambiente (soci in primis) ad un maggior coinvolgimento. La gestione Lega Pro, pur al risparmio, è costata moltissimo. E la serie B si annuncia ancora più dura: arriveranno soldi dalle tv (si parla di circa 3/3,5 milioni di euro) ma anche molti oneri. Gli stipendi inevitabilmente raddoppiano o triplicano, lo dice il mercato.  

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«Completeremo le pratiche per l’iscrizione, poi darò le dimissioni». Un fulmine a ciel sereno, specialmente se pronunciato da chi, meno di una settimana fa, era in campo ad esultare per la serie B appena conquistata. 

Invece, Pietro Porro è pronto a rimettere il proprio mandato: «Ho preso un impegno triennale, l’impegno si è concluso, ed è giusto anche nei confronti degli altri soci che io mantenga ciò che ho detto».

Lo fa per spingere anche gli altri soci a impegnarsi. «La serie B è una categoria che richiede più sforzi, e non parlo solo di sforzi economici. Impegni importanti da mantenere, situazioni da seguire, competenze specifiche che diventano sempre maggiori».

Non si tratterebbe comunque di un disimpegno economico: «Ho bisogno però di un supporto maggiore da parte di tutti nel dividerci i compiti. E voglio lasciare a qualcun altro, se qualcuno si fa avanti, il ruolo di presidente. Se poi dovesse toccare nuovamente a me accetterei, a patto che la suddivisione delle competenze tra noi soci sia chiara e divisa equamente».

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