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La storia di mister Antonino Aspa: dalla Faloppiese all'ex squadra di Bobo Vieri
Dopo varie esperienza, il giovane tecnico allenerà gli Under 16 del Marconi Stallions
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Gio 30 Ottobre 2014 15.15
Antonino Aspa, vola in Australia
Como,

La storia di Antonino Aspa, 28 anni di Vigevano, ma residente a Como da tre anni, si potrebbe snodare su un ideale triangolo. Su un lato Vigevano, il punto di partenza, sull’altro Como, il trampolino di lancio, sul terzo l’Australia, primo punto d’arrivo che insieme è anche un nuovo inizio.

 

 

L'ex attaccante della Faloppiese è in Australia "per andare a insegnare nelle scuole e allenare gli Under 16 dei Marconi Stallions, squadra di Sydney nata nel 1956, in cui è cresciuto e ha cominciato la propria carriera anche Bobo Vieri. Un’emozione davvero unica, anche perchè Bobo è da sempre il mio idolo calcistico".

Una passione che diventa un lavoro. Abbandonando l’impiego in una società di vigilanza che fino ad ora gli aveva permesso di mantenere sè e la moglie. Tre anni ad allenare le giovanili tra Briantea e Faloppiese, l’ultimo dei quali con i giovanissimi regionali e ora uno di quei treni che passano una volta sola nella vita: "Ho il patentino Uefa B dal 2011 e a fine agosto un amico mi ha messo in contatto con la società dei Marconi Stallions che aveva bisogno di un allenatore che avesse proprio il mio patentino. Dopo un mese di trattative ho accettato la proposta. Un anno di contratto con opzione per il secondo. Parto per un continente nuovo e un mondo nuovo. L’esperienza accumulata alla Faloppiese e alla Briantea -prosegue Aspa- è stata molto gratificante e per questo ringrazio, in particolare, Tino Cattaneo e Christian Lurati, due persone che in questi anni hanno sempre avuto fiducia in me e creduto nelle mie qualità. Anche all’inizio, da sconosciuto, quando ancora non avevo dimostrato loro nulla".

In Australia il calcio è in crescita costante anche grazie alla presenza, nel recentissimo passato, di campioni come Alessandro Del Piero che hanno contribuito ad aumentarne la visibilità. Un mondo ancora in parte inesplorato, ma che può riservare sicuramente delle soddisfazioni umane e lavorative: "Voglio imparare bene una lingua nuova e crescere a livello personale e professionale visto che lavorerò all’interno di una società di professionisti che fino al 2006 giocava nella Serie A australiana", conclude Aspa.

Che per l’avvenire non si preclude nulla: un ritorno in Italia, o una permanenza stabile e definitiva dall’altra parte del mondo.

 

 


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