Como,
Cambia il destino del Challenger Città di Como. Rimane sempre portafortuna per l’ascesa dei tennisti, ma questa volta incorona un campione che ai piani alti era già stato e ci vuole tornare. Viktor Troicki, n° 12 nel 2011, lascia il segno sulla terra rossa del Tennis Como vincendo la nona edizione del torneo e prenota la top 100 entro l’anno.
Una finale che sembrava scontata, ma che nonostante il punteggio (6-3, 6-2) e la durata (1 ora e 1 minuto) ha regalato un bellissimo tennis.
Tutto merito dei due protagonisti: Troicki ha trovato dall’altra parte della rete Louk Sorensen che non è stato da meno all’ormai temuta potenza del serbo.
Troicki sfrutta tre erroracci di Sorensen per il 3-1. Il primo set è andato anche se il serbo non schiaccia sull’acceleratore e viaggia a corrente alternata.
Dopo il 6-3 del primo set, Louk Sorensen ricomincia portando Troicki di più a rete ma cosa recupera l’ex top 10 per trovare il break del 3-2. Gliene servirà solo un altro per trionfare ma intanto c’è da trovare la soluzione per ogni punto che Sorensen non lancia mai a casaccio.
Sorensen intanto prova a portarsi sul 3-3, ma Troicki in un modo o nell’altro ci arriva. I suoi ace fanno il resto, il suo smash alza in cielo la pallina e le sue braccia, leggere per il salto vincente della sua lunga cavalcata. È il primo tennista uscito dalle qualificazioni a vincere il Challenger di Como, il primo serbo a farlo e il giocatore con il passato, e il futuro, più riconosciuto.
A premiarlo scendono in campo sponsor e autorità per incorniciare lo sforzo di sport e di organizzazione, capeggiati dal presidente del Tennis Como Giulio Pini.
Nel doppio, sabato si sono imposti Guido Andreozzi e Facundo Arguello sulla coppia Steven Diez-Enrique Lopez-Perez: punteggio di 6-2 6-2 in 56 minuti di gioco.
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