Con l'ultimo comunicato del Crl pubblicato questo pomeriggio sono stati ufficializzati provvedimenti e squalifiche dopo l'ultimo weekend del calcio dilettanti.

Stangata in casa Mariano, la società comasca è stata multata di ben 250 euro, di seguito la motivazione: "Per tutta la durata della gara propri sostenitori ed in particolare un soggetto qualificatosi come custode dell'impianto offendevano e minacciavano pesantemente e ripetutamente la terna arbitrale. A fine gara un sostenitore entrava indebitamente nello spogliatoio arbitrale urlando ed insultando minacciosamente l'arbitro senza che il dirigente responsabile presente nello spogliatoio arbitrale intervenisse minimanente per allontanarlo". Sempre in casa Mariano, squalificato il dirigente Giuseppe Campanella sino al 30 novembre.

Restando in Promozione, fermato sino al 16 novembre il tecnico dell'Arcellasco, Ivan Iotti. Per quanto riguarda i calciatori, due turni a Diaoula del Mariano, uno per Gandola dell'Arcellasco.

Non ci sono squalifiche in Eccellenza, e nessuna oltre alla singola giornata per le squadre comasche di Prima categoria. Nel campionato Allievi Under 18 regionale infine, 150 euro di ammenda per il Tavernola.

In Seconda categoria preannuncio di reclamo per il Montesolaro, dopo l'1-1 con la Cascinamatese: gli ospiti avrebbero sbagliato un cambio relativo ai giovani e ora rischiano la sconfitta a tavolino. Come prevedibile, in Terza un punto di penalizzazione per il Carugo, dopo la mancata presenza contro il Cavallasca B.

In relazione alla squalifica del dirigente del Mariano, Giuseppe Campanella, riceviamo e pubblichiamo una sua dichiarazione: "Quanto scritto dal giudice sportivo va a offendere la mia persona. Io accetto la squalifica ma non centro nulla con quanto successo. Il rosso a Diaoula per me è stato eccessivo, era un normale fallo di gioco ma ha scatenato la reazione del pubblico. Il nostro giocatore si è limitato a dire all'arbitro "Ma cosa fa?" ed è stato cacciato. Poco dopo c'è stato un duro fallo su un nostro giocatore, Manara, e l'arbitro ha fatto finta di nulla alzando ancora l'ira del pubblico. A fine partita poi una persona è entrata per chiedere spiegazioni, ma era a tre metri dallo spogliatoio e non è mai entrata nello spogliatoio. L'arbitro ha chiesto chi fosse e questa persona si è allontanata, non capisco per quale motivo lo stesso arbitro abbia poi scritto che io non sono intervenuto, che è poi il motivo della mia squalifica. Mi prendo un mese di squalifica senza aver fatto nulla di quanto scritto dall'arbitro".

Scarica il comunicato numero 34 del Comitato Regionale

Scarica il comunicato numero 17 della Delegazione Lnd-Figc di Como