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L'IMPRESA - Il comasco Stefano Russo termina il Tor, il trail più duro al mondo
330 km e 32000 metri di dislivello in poco più di 100 ore: "E' stata dura, ma è bellissimo"
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Mar 20 Settembre 2022 11.00
Stefano Russo al termine del Tor Des Geants
Como,

La vittoria è già riuscire a tagliare il traguardo, farlo in poco più di 100 ore equivale a un'impresa. Il Tor Des Geants è l’ultra trail di montagna più dura e “disumana” al mondo con oltre 25 passi sopra i 2000 metri. Stefano Russo (44 anni) l’ha conquistata chiudendo la sua fatica in poco più di 100 ore e piazzandosi al 65 posto su oltre 1000 iscritti...

 

 

Il grandatese, che è anche vice presidente dell’Aries Como athletic team, affrontava per la prima volta i 330 chilometri con un dislivello positivo complessivo di 32.000 metri con partenza e arrivo a Courmayeur in Valle d’Aosta. Il comasco ha preso il via alle 9.30 di domenica 10 settembre ed è arrivato alle 18.36 di giovedì scorso, correndo per un totale di 104 ore 36 minuti e 18 secondi, anticipando anche una bufera di neve arrivata sul Col Malatrà (2925) - ultimo passo della gara - che ha di fatto sospeso la gara nella notte di venerdì. 

"E' stata dura ma allo stesso modo molto bella - le parole dell'ultratrailer comasco -. Onestamente è una gara in cui serve molta testa perché ne ho vista di gente forte mollare, poi occore tanta pazienza e coraggio per andare avanti".

Russo è così diventato un “gigante” mettendo a referto anche la posizione numero 67 nella classifica generale. Niente male tenendo conto dei mille atleti che si sono presentati al via (la metà però non ce l’ha fatta ad arrivare in fondo).

"Tutta la fatica del viaggio è stata ripagata nel finale a Courmayeur la gioia di arrivare in fondo con la gente che si alza in piedi e si gira per applaudire è il riconoscimento che hai fatto qualcosa di grande - continua Stefano -. Devo dire che una gara così sentita non l'ho mai trovata, qui da ogni balcone, su ogni sentiero sei sempre incitato. E' speciale".

Il Tor è comunque una gara con se stessi anche se proprio il grandatese ha usufruito del supporto del compagno di colori Federico Dainese che dopo essersi ritirato a causa di un problema personale, ha deciso di sostenere l’amico con tutto il supporto di cui aveva bisogno. Russo nei prossimi giorni avrà modo di gustare l’impresa: nell’immediato, dopo aver messo la firma sul tabellone al traguardo, ha pensato solo a dormire per recuperare le ore di sonno perse durante i cinque giorni di gara (ad eccezione dei “riposini” nei punti di sosta).

Ma Russo non si ferma e nell'immediato ha in mente una nuova impresa: "Sono iscritto all'Adamello Ultra Trail, una gara in provincia di Brescia di 170km. La partenza è sabato, ora ho un problema di vesciche, ma se dovesse passarmi questo fastidio sarò ancora sulla linea di partenza". Un gigante di nome e di fatto.

 

Stefano Russo alla base vita di Olomont dopo 300km di gara


 


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