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LA STORIA - Vadym Hlukhov, l'ucraino del Monnet Xenia che aiuta i suoi connazionali
Ha organizzato una raccolta e viaggiato sino in Polonia: "Un dovere aiutare la mia gente"
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Lun 4 Aprile 2022 14.15
Vadym Hlukhov, difensore ucraino del Monnet Xenia
Mariano Comense,

Una raccolta fondi per aiutare i connazionali ucraini: è quella che ha organizzato e sta portando avanti Vadym Hlukhov, calciatore ventitreenne del Monnet Xenia, nato in Ucraina, a Novoselycja.

 

 

«Sono in Italia da quando ho sei anni, con i miei genitori e i miei due fratelli, ma ho ancora molti parenti in Ucraina: fortunatamente sino a questo momento sono in una zona tranquilla del paese, ma restano in allerta. Quando è scoppiata la guerra – continua Vadym – è stato un momento veramente devastante per me, ho lasciato il lavoro ed ero veramente distrutto. Poi ho pensato che fosse giusto fare qualcosa».

Ecco quindi l’idea di una raccolta di alimenti e beni di prima necessità, da inviare alle popolazioni ucraine in guerra: «Insieme a una mia amica, Veronica Chiaraco, nata in Italia ma con origini per metà russe e per metà ucraine, abbiamo cominciato questa raccolta. Inizialmente siamo partiti da Cabiate, a casa di un’amica di mia mamma, facendo subito partire un furgoncino al confine con l’Ucraina, quindi ci siamo spostati a Mariano Comense».

Il tutto grazie al patrocinio del Comune stesso: «Ci siamo accorti che avevamo bisogno di un posto più grande, così grazie al Comune abbiamo ottenuto il PalaExtra di Mariano, dove in poche settimane siamo riusciti a far partire cinque bilici e ben ventiquattro furgoncini».

Lo stesso Hlukhov ha seguito la consegna dei materiali dal vivo: «Sono stato per due giorni a Chelm, città polacca vicina al confine con l’Ucraina, a seguire sul posto le operazioni di consegna. È stato importante anche perché serviva qualcuno che conoscesse la lingua e che parlasse con la gente del posto, ovvero con le donne ucraine che sono venute a prendere cibo e medicinali».

La raccolta ovviamente non si ferma e va avanti, con l’aiuto dei tantissimi volontari che la stanno rendendo possibile: «Voglio ringraziare tutte le persone che si stanno dando da fare per questa causa – continua Vadym –, io sicuramente insieme a Veronica mi sto impegnando, ma non mi voglio prendere tutto il merito. I volontari che ci stanno aiutando sono fantastici e stanno facendo un grandissimo lavoro».

Rimangono per Vadym le ultime difficilissime settimane, pensando a quanto sta succedendo nel proprio paese: «Mi sono dovuto fermare con il calcio, e come detto anche al lavoro non riuscivo ad andare avanti, così ho preferito lasciarlo. Erano troppi i messaggi che ricevevo nei primi giorni della guerra, non avevo davvero la testa per continuarlo. Ora fortunatamente sono riuscito a trovarne un altro, ma la cosa veramente importante è che questa raccolta vada avanti».

 


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