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SHABOMBER, LA RUBRICA DI LARIOSPORT.IT IN COLLABORAZIONE CON SHABU COMO
Leggi l'articolo e scopri a chi è andata la Shabu Bomber Card della settimana!
2 commenti
Gio 4 Marzo 2021 12.10
Scopri lo Shabomber della settimana
Como,

SHABOMBER è il nome della rubrica settimanale di Lariosport.it in collaborazione con Shabu, il Japanese Fusion restaurant di Como (via Morazzone 9), che torna oggi dopo qualche settimana di pausa.

Di cosa si tratta? Ogni settimana individueremo e intervisteremo un “bomber”, ovvero un calciatore (o una calciatrice) protagonista dei campionati di calcio dilettanti. Non per forza un goleador, ma un giocatore che si è distinto per un gesto, per un episodio, per una storia o una curiosità da raccontare.

Anche in questo momento senza calcio giocato (ma con l'Eccellenza che potrebbe presto tornare in campo) vogliamo andare alla ricerca di alcuni dei personaggi più interessanti del mondo del calciatori dilettanti comasco.

Sarà lui lo SHABOMBER della settimana che, grazie alla rinnovata partnership tra Lariosport.it e Shabu, sarà omaggiato con la SHABU BOMBER CARD: un buono cena per due persone (da instagrammare con una story taggando @shabucomo e @lariosport).

Non sarà premiato solo lo Shabomber della settimana: Shabu, infatti, omaggerà anche tutti i suoi compagni di squadra con le nuove carte sconto ONLY FOR FRIENDS* logate Lariosport.it.

* ATTENZIONE: dal mese di ottobre 2020 tutte le vecchie carte sconto Shabu-Lariosport non sono più valide e non saranno più accettate.  


 IVAN CASO E' LO SHABOMBER DI QUESTA SETTIMANA

Pronto all'avventura con il Coldrerio, nel ricordo di mister Borgonovo

Ivan Caso, 31 anni il prossimo mese di giugno, è pronto per iniziare la sua avventura con la maglia del Coldrerio, in Svizzera. E ci tiene a chiarire subito un aspetto molto chiacchierato degli ultimi giorni: "Ho letto qualche commento in merito alla decisione mia e di altri calciatori di andare a giocare in Svizzera, dove si diceva che avessimo fatto una scelta un po' furba. Voglio dire solo una cosa: noi non siamo nè più furbi nè più scemi degli altri, semplicemente ci è stata data questa possibilità e la stiamo cogliendo".

 

 

Tutto nella massima sicurezza possibile ovviamente: "Certo, è la prima cosa. Seguiamo regole e protocolli molto rigidi, e abbiamo un permesso speciale che ci è stato rilasciato per recarci agli allenamenti e alle partite, quando inizieranno. Allenamenti che per ora sono ancora individuali, nella speranza di poter davvero riprendere nel mese di aprile a giocare".

Ivan Caso ha iniziato a giocare praticamente sin da piccolo nel Como: "Dopo un anno a Lipomo sono passato al Como sin dai Pulcini, e ci sono rimasto sino al fallimento del Como dopo la serie B nel 2004. Il ricordo più bello di quegli anni? Sicuramente mister Stefano Borgonovo: come calciatore c'era poco da dire su di lui, ma anche come allenatore era bravissimo. Ricordo un episodio, in una gara feci una rovesciata molto difficile. Bene, nell'allenamento seguente ci fece fare solo rovesciate, a tutta la squadra".

Dopo il Como, arriva il passaggio alla Faloppiese e poi all'Alta Brianza, dove Caso esordisce in Prima categoria nella stagione 2008/09 contro il Montesolaro: "Ricordo solo che era una partita importante per la lotta salvezza, anche se a fine stagione retrocedemmo. Sono rimasto comunque altri cinque anni all'Alta Brianza prima di passare all'Arcellasco".

Nel 2015 una decisione importante, di vita prima ancora che calcistica: "Ero reduce dal secondo grave infortunio al ginocchio, decisi di prendermi un anno sabbatico e partii per l'Australia con un amico. Andavo lì per lavorare, non con la primaria idea di giocare a calcio". E di fatto a calcio Caso in Australia non ci ha mai giocato: si allenò solo per una stagione con la formazione del Redlands United, appartenente alla serie B2 australiana, della cittadina di Cleveland, nella parte orientale dell'isola.

"I regolamenti del campionato impedivano di avere più di due stranieri in rosa, così non giocai mai ma mi allenai comunque con la squadra. L'anno seguente avrebbero voluto tesserarmi ma io avevo deciso di tornare in Italia. Il calcio in Australia è molto seguito, certo non è il rugby ma ricordo che a Cleveland la squadra era molto seguita. In campo si giocava in maniera molto fisica, sembrava quasi di vedere un'altra versione del rugby".

Centravanti valido sia tecnicamente che fisicamente, Caso ha un idolo a cui si ispira sin da piccolo: "Il Fernando Torres del Liverpool era fortissimo. Anche Drogba mi piaceva molto, ma Torres per me era il numero uno, ho la sua foto anche come sfondo del cellulare. Io sono laziale, da piccolo mi ricordo che mi piaceva la maglia della Lazio nonostante mio papà mi volesse regalare quella della Juventus. E che gioia lo scudetto del 2000... ero piccolo ma me lo ricordo bene..."

Come detto, sta iniziando una nuova avventura in Svizzera con il Coldrerio: "Innanzitutto spero che si possa ricominciare, perchè la cosa non è ancora sicura. Se dovessimo riprendere ci saranno cinque giornate per chiudere il campionato, poi playoff e playout. Siamo ottavi, a due punti dalla settima che è l'ultima che andrebbe ai playout: insomma ci sono tutti gli ingredienti per giocarsi obiettivi importanti. Futuro? Al 30 giugno sarò svincolato, vedremo come andrà e ci penserò".

Futuro più lontano anche questo da decifrare: "Finchè le ginocchia e i miei acciacchi me lo consentono, io voglio continuare a giocare. Non so se poi resterò nel mondo del calcio, di sicuro per diventare allenatori bisogna studiare ed essere preparati, valuterò al momento giusto. Una cosa è certa: farò di tutto perchè mio figlio possa giocare a calcio".

 



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CommentiI commenti degli utenti
Il giorno 04/03/2021 alle ore 14.24 ciarlatano ha scritto...
CommentoGrande risposta di Caso a quei fenomeni che parlavano del fatto che alcuni giocatori andavano in Svizzera.. leggetevela
Il giorno 04/03/2021 alle ore 17.56 moutrap ha scritto...
CommentoGrande risposta ha avuto un occasione e l'ha sfruttata. Punto. Magari altri vorrebbero ma forse lui è comodo rispetto ad altri
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