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COMO, ATTENTO... In arrivo la riforma del campionato di serie B
Il rieletto Gravina vuole introdurre la serie B1 e B2: cosa potrebbe cambiare per il Como...
2 commenti
Gio 25 Febbraio 2021 09.41
Gabriele Gravina, presidente Figc
Como,

 

Gabriele Gravina è stato rieletto presidente della FIGC. Tra i punti più importanti del suo programma c'è la riforma dei campionati, che riguarderà soprattutto Serie B, Serie C e Serie D.

 

 

 

 

"Penso a una riforma da un punto di vista qualitativo, non quantitativo. Che riguardi tutto il sistema. Bisogna ritracciare il profilo dell’area professionistica e di quella dilettantistica. Così si surriscalda troppo il sistema. Nel senso che ci sono turnover troppo alti, in serie B a ogni stagione cambia il 40 per cento delle squadre. Una retrocessa dalla A alla B non ce la fa, non basta il paracadute. E allora si deve agire sulla redistribuzione delle risorse e della flessibilità degli emolumenti. La soluzione potrebbe essere quella di due gironi di B, in verticale, non orizzontale".

Queste le dichiarazioni alla 'Gazzetta dello Sport' del presidente Gabriele Gravina, di qualche giorno fa. Una vera rivoluzione in programma per la Serie B. Ma andiamo a capire meglio come potrebbe cambiare davvero la serie cadetta.

"Una Serie B composta da due gironi", formati in maniera verticale dice il presidente Gravina, e quindi si andrebbero a formare una B1 e una B2. Ogni girone dovrebbe contare 20 squadre, con 40 squadre totali a comporre la Serie B.

La riforma potrebbe già partire dalla prossima stagione, e sarebbe quindi la grande occasione per molte squadre di Serie C, da cogliere al volo. Ovviamente un tale cambio di format in B andrebbe ad intaccare anche la Serie C.

"Il sistema calcistico italiano ha bisogno di una riforma strutturale rigorosa e ragionata. La ri-modulazione del perimetro del professionismo, anche con una sua riduzione, coinvolgerà tutte le componenti e tutte le leve gestionali. Attualmente il calcio professionistico conta 100 club tra Serie A, Serie B e Lega Pro. Tanti, forse troppi, per la tenuta del sistema. Accanto al calcio di vertice, una larga fetta del professionismo fatica a reggerne il peso della gestione economica. Con la creazione di un’area di semiprofessionismo e il riconoscimento dell’apprendistato, il calcio italiano viene a creare un tertium genus, con le peculiarità di un luogo di crescita sia delle strutture gestionali dal punto di vista economico ed organizzativo che del patrimonio calcistico, con progetti tecnici di valorizzazione dei giovani e dei settori giovanili".

Questa è una parte cruciale del programma di Gabriele Gravina, che fa capire la volontà di ridurre i club professionistici, con la nascita del semiprofessionismo. Nei piani del presidente della Figc potrebbero quindi esserci 60 squadre tra Serie A (20) e Serie B (40), mentre le restanti 40 squadre (i numeri ovviamente sono soggetti a variazioni) potrebbero 'scivolare' nel semi-professionismo, con meno paletti e meno rigidità del professionismo.


COSA POTREBBE CAMBIARE PER IL COMO?

Tutto e nulla, fino a quando questo progetto sarà più chiaro.

 

  • Se la riforma andrà in porto quest'anno il Como potrebbe:

- IN CASO DI PRIMO POSTO giocare (probabilmente) subito in B1, e quindi ad un passo dalla Serie A
- IN CASO DI PERMANENZA IN SERIE C essere comunque ripescato in B2

 

  • Se la riforma andrà in porto tra due stagioni il Como potrebbe:

- IN CASO DI PRIMO POSTO, mettere sul tavolo subito le sue carte in serie B, per poi giocarsi la conferma in in B1 e avvantaggiarsi della promozione di quest'anno
- IN CASO DI PERMANENZA IN SERIE C giocare comunque il prossimo anno per una tecnicamente semplice risalita in B, ma partendo dalla B2 (e quindi, nome a parte, di restare nella terza serie del campionato italiano...)

 


Ma sono solo ipotesi, in attesa che la riforma arrivi al nero su bianco. Quindi, meglio continuare a camminare spediti e a confermarsi al primo posto. Per evitare brutte sorprese...

 

 

 

 


@Lariosport
© riproduzione riservata

CommentiI commenti degli utenti
Il giorno 25/02/2021 alle ore 09.56 piflo ha scritto...
CommentoSolite cazzate all'italiana!!! Invece di cambiare il nome delle categorie a B1 E B2 , facessero la serie B a 20 squadre come è attualmente , e la serie C a 20 squadre , rispetto a 60 squadre cosa cambierebbe ? nulla !!
Il giorno 25/02/2021 alle ore 11.04 moutrap ha scritto...
CommentoVogliono ridurre i costi poi la serie D che dovrebbe essere dilettante gioca un mucchio di giornate il mercoledì pomeriggio. Cominciare dal basso a risolvere i problemi. Tutti si lamentano ma poi fanno i professionisti in eccellenza.
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