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SHABOMBER, LA RUBRICA DI LARIOSPORT.IT IN COLLABORAZIONE CON SHABU COMO
Leggi l'articolo e scopri a chi è andata la Shabu Bomber Card della settimana!
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Gio 18 Febbraio 2021 11.30
Scopri lo Shabomber della settimana
Como,

SHABOMBER è il nome della rubrica settimanale di Lariosport.it in collaborazione con Shabu, il Japanese Fusion restaurant di Como (via Morazzone 9), che torna oggi dopo qualche settimana di pausa.

Di cosa si tratta? Ogni settimana individueremo e intervisteremo un “bomber”, ovvero un calciatore (o una calciatrice) protagonista dei campionati di calcio dilettanti. Non per forza un goleador, ma un giocatore che si è distinto per un gesto, per un episodio, per una storia o una curiosità da raccontare.

Anche in questo momento senza calcio giocato (ma con l'Eccellenza che potrebbe presto tornare in campo) vogliamo andare alla ricerca di alcuni dei personaggi più interessanti del mondo del calciatori dilettanti comasco.

Sarà lui lo SHABOMBER della settimana che, grazie alla rinnovata partnership tra Lariosport.it e Shabu, sarà omaggiato con la SHABU BOMBER CARD: un buono cena per due persone (da instagrammare con una story taggando @shabucomo e @lariosport).

Non sarà premiato solo lo Shabomber della settimana: Shabu, infatti, omaggerà anche tutti i suoi compagni di squadra con le nuove carte sconto ONLY FOR FRIENDS* logate Lariosport.it.

* ATTENZIONE: dal mese di ottobre 2020 tutte le vecchie carte sconto Shabu-Lariosport non sono più valide e non saranno più accettate.  

 


 

 STEPHANE ROSSETTI E' LO SHABOMBER DI QUESTA SETTIMANA

33 anni appena compiuti, ma con la voglia di fare ancora calcio. E non solo...

 

Stephane Erik Rossetti, da ormai tre anni bomber dell'Alta Brianza, ha compiuto 33 anni lo scorso 10 febbraio. E la voglia di giocare a calcio è ancora tanta: il campo è un richiamo molto forte, anche per uno come lui che si tiene comunque in forma facendo anche molto altro...

"E' vero, oltre al calcio mi piace in generale fare sport, e in questo periodo ne ho approfittato di più per dedicarmi alle mie attività individuali, come per esempio la bicicletta e la montagna. Inoltre anche lavorativamente parlando le cose per me vanno bene, nonostante il periodo. Però lo ammetto, il campo mi manca molto: manca la condivisione con i compagni, il lottare insieme a loro".

Rossetti è stato per una vita la bandiera dell'Arcellasco, dove è cresciuto dopo le prime esperienze a Bosisio Parini, nel Csi: "Mi sono spostato all'Arcellasco che ero ancora bambino, e ci sono rimasto sino al 2018, ottenendo grandi soddisfazioni con la prima squadra. Poi sono passato all'Alta Brianza, da dove gioco ormai da tre anni". Proprio con l'Arcellasco ha raggiunto i suoi massimi traguardi, come la promozione in Eccellenza nel 2017 e il Pallone d'Oro Lariano, vinto un anno prima, nella sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo (23 reti in 29 presenze di campionato).

All'Alta Brianza è già riuscito in un paio di occasioni a punire gli ex compagni dell'Arcellasco: "Non ricordo un gol più importante degli altri nella mia carriera, però sicuramente ricordo i due che ho fatto di recente proprio contro l'Arcellasco. Quello dello scorso anno in campionato e quello di quest'anno in Coppa, entrambi segnati al 90' e decisivi per vincere. Nonostante abbia comunque mantenuto un buon rapporto con i miei ex compagni e con la società".

Alta Brianza che molto probabilmente non tornerà in campo quest'anno, nonostante la società abbia più volte fatto capire nelle ultime settimane la propria voglia di tornare a giocare per questa stagione. Mentre tornerà in campo l'Eccellenza, categoria che Rossetti conosce bene: "Devo dire la verità, sono un po' scettico perchè mi pare che la situazione sanitaria sia ancora molto precaria. Però chi avrà deciso avrà analizzato tutti i rischi e sono sicuro che lo avrà fatto con coscienza. Mi dispiace che noi non ripartiremo, ma mi dispiace per tutti i calciatori, anche per quelli di Terza categoria".

Grande bomber della storia delle categoria dilettantistiche (tra il 2006 e la primissima parte di questa stagione, nelle sole gare di campionato, ha segnato 158 gol tra Arcellasco e Alta Brianza), si ispira a un grande bomber del passato: "David Trezeguet per me era veramente il più forte, l'ho sempre ammirato moltissimo. Essendo juventino sin dalla nascita, ho sempre guardato anche ad altri giocatori, come Nedved o Zidane. Dire Maradona poi potrebbe sembrare troppo banale".

Compagni e allenatori tanti, nelle stagioni tra Arcellasco e Alta Brianza: "Non è bello fare un nome solo. Tutti i miei allenatori mi hanno dato qualcosa, ma ricordo con emozione particolare l'allenatore che mi fece esordire, quando ero ancora un Allievo, con l'Arcellasco, ovvero Renato Bonfanti. Praticamente grazie a lui passai direttamente dagli Allievi alla prima squadra, che allora militava in Promozione. Compagni? Ne ho avuti tantissimi, non faccio nomi ma posso dire di essermi sempre trovato bene con tutti, ho sempre cercato di essere un buon compagno, sia con i più giovani che con i più esperti".

Un'ultima parola sul futuro calcistico (e anche non): "Innanzitutto posso dire di sperare di finire la mia carriera calcistica con una stagione intera. Quindi sicuramente il prossimo settembre, se sarà possibile, sarò ancora pronto per giocare. Per quanto? Non lo so... Un anno, due, o magari di più lo vedremo con il tempo. Ma non credo che resterò nel calcio anche dopo: non mi vedo nè come allenatore nè come dirigente. Probabilmente mi dedicherò di più alle mie attività individuali".



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