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SHABOMBER, LA RUBRICA DI LARIOSPORT.IT IN COLLABORAZIONE CON SHABU COMO
Leggi l'articolo e scopri a chi è andata la Shabu Bomber Card della settimana!
1 commenti
Gio 11 Febbraio 2021 12.00
Scopri lo Shabomber della settimana
Como,

SHABOMBER è il nome della rubrica settimanale di Lariosport.it in collaborazione con Shabu, il Japanese Fusion restaurant di Como (via Morazzone 9), che torna oggi dopo qualche settimana di pausa.

Di cosa si tratta? Ogni settimana individueremo e intervisteremo un “bomber”, ovvero un calciatore (o una calciatrice) protagonista dei campionati di calcio dilettanti. Non per forza un goleador, ma un giocatore che si è distinto per un gesto, per un episodio, per una storia o una curiosità da raccontare.

Anche in questo momento senza calcio giocato (ma con l'Eccellenza che potrebbe presto tornare in campo) vogliamo andare alla ricerca di alcuni dei personaggi più interessanti del mondo del calciatori dilettanti comasco.

Sarà lui lo SHABOMBER della settimana che, grazie alla rinnovata partnership tra Lariosport.it e Shabu, sarà omaggiato con la SHABU BOMBER CARD: un buono cena per due persone (da instagrammare con una story taggando @shabucomo e @lariosport).

Non sarà premiato solo lo Shabomber della settimana: Shabu, infatti, omaggerà anche tutti i suoi compagni di squadra con le nuove carte sconto ONLY FOR FRIENDS* logate Lariosport.it.

* ATTENZIONE: dal mese di ottobre 2020 tutte le vecchie carte sconto Shabu-Lariosport non sono più valide e non saranno più accettate.  

 


 

 DANIELE SCHIAVANO E' LO SHABOMBER DI QUESTA SETTIMANA

Trent'anni appena compiuti, il Pallone d'Oro Lariano 2015 è pronto a tornare in campo

 

Trent'anni compiuti martedì, Daniele Schiavano - Pallone d'Oro Lariano nella stagione 2014/15 con la maglia del Fenegrò - è pronto per tornare in campo in Eccellenza con la maglia della Luciano Manara. Il massimo campionato regionale sembra ormai a un passo dalla ripartenza e per Schiavano questa è una grande notizia...

"Siamo fermi davvero da tanto tempo - esordisce l'ex Fenegrò - e obiettivamente il calcio mi manca molto. Gli allenamenti, la partita alla domenica, la tensione pre-gara, la voglia di divertirsi in campo: sono tutte cose impagabili ed è per questo che, se davvero si dovesse tornare in campo, ne sarei molto felice. Per uno come me che ha sempre giocato a calcio doversi fermare così di colpo è stata davvero dura".

Il campionato di Eccellenza non vedrà comunque retrocessioni e solo la prima potrà festeggiare la promozione (al termine di un girone di sola andata), senza nemmeno i playoff: "Ecco, forse non sono molto d'accordo sul fatto di aver abolito le retrocessioni. Io almeno una l'avrei tenuta - spiega Schiavano - per cercare di rendere più regolare il campionato. Comunque la cosa davvero importante è quella di tornare in campo.

In passato, Schiavano ha giocato in serie D con la maglia della Solbiatese e anche in serie C con la Pro Patria: "Pensare a un ritorno in D, magari con la Manara? No, direi di no, penso di aver fatto il mio tempo. Ora voglio continuare a divertirmi in queste categorie, penso di avere ancora molto da dare. In serie D comunque ho ancora diversi amici, uno su tutti Giovanni Bello, che sento spesso e che sta facendo molto bene con la Casatese".

Compagni diventati importanti ce ne sono stati nel passato per Schiavano: "Alessio Iovine, che ora è riuscito a giocare nel Como, la squadra per cui tifava, o Daniel Cappelletti, che gioca in serie B con il Vicenza". Due invece gli allenatori da ricordare in maniera particolare: "Alla Solbiatese in D mister Ernestino Ramella mi insegnò molto, ma poi ho potuto apprezzare anche le qualità e le idee di Papis al Fenegrò".

Per ora di smettere di giocare non se ne parla: "Finché riesco vorrei continuare a restare sul campo. Poi non nascondo che mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio. Allenatore? Potrebbe essere un'idea, ma anche fare il direttore sportivo non mi dispiacerebbe, perché a me piace molto girare e guardare le partite per cercare nuovi giocatori".

Schiavano è un attaccante un po' atipico, che può fare tanti i ruoli offensivi: "Con mister Abaterusso gioco sia come punta centrale, sia come punta esterna, dipende dalle sue idee o dalle caratteristiche dell'avversario. Non ho mai avuto un modello a cui ispirarmi, ma ammetto che ho sempre ammirato tantissimo Totti. Non sono tifoso della Roma, ma andavo comunque a Roma per vederlo giocare".

I ricordi migliori di questa carriera quali sono? "Con la Pro Patria feci l'esordio in serie C, ricordo che eravamo in Puglia, a Manfredonia. Indimenticabile. Ma ricordo con grande gioia anche il mio gol contro il Voghera nell'ultima partita del campionato di serie D con la Solbiatese. Segnai e ci salvammo diretti, senza playout. Fu una grande emozione, perchè in quella stagione c'erano stati problemi economici, i migliori calciatori erano andati via a metà stagione ma mister Ramella fu bravissimo a ricompattare l'ambiente e spingerci verso la salvezza".



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CommentiI commenti degli utenti
Il giorno 11/02/2021 alle ore 15.51 cumasch ha scritto...
CommentoErnestino ramella lo ricordo bene a Como coi suoi capelli color rame !!
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