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Il grido di allarme di un calciatore dilettante: "Non è solo un gioco, fateci ripartire"
Una lettera aperta di chi fa calcio per sport e passione
4 commenti
Mer 10 Febbraio 2021 16.00
La voglia di tornare a giocare è tanta per molti calciatori
Como,

La voglia di tornare in campo a giocare è tantissima, non solo tra i più piccoli ma anche tra i ragazzi del calcio dilettanti, fermi ormai tutti da un anno, fatta salva la breve parentesi di settembre e ottobre.

Il portale Tuttocampo.it ha pubblicato una interessante lettera aperta di un calciatore dilettante, che chiede a gran voce che venga data a tutti la possibilità di tornare sui campi di calcio. Una testimonianza di quello che voi atleti state vivendo e che crediamo meriti di essere letta. Ve la riproponiamo per intero qua sotto...

 

 

Dispiace vedere la situazione che si è creata in Italia attorno al mondo del pallone... Lo strano silenzio della federazione, la chiusura totale delle sedi provinciali dei vari comitati della lega dilettanti... Di solito mi hanno sempre insegnato che quando c'è un problema, si cerca di risolverlo e non di ripararsi o nascondersi. Il calcio così facendo (ma anche altri sport) stanno subendo un grande ridimensionamento, voluto o non voluto, resta il rammarico, la rabbia la frustrazione di vedere così tanta assenza, così tanto menefreghismo da parte delle istituzioni, come ha fatto Ponzio Pilato secoli fa, la gente che "conta" se ne lava le mani e non è in grado di prendere decisioni e se lo fa sono completamente sbagliate e tengono conto solamente dell'aspetto economico.

Due sabati fa, si sono riuniti via zoom, credo, i presidenti delle società della mia provincia per valutare una ripresa dei campionati: 350 società di cui 300 hanno dato parere negativo. I motivi sono diversi: dall'incertezza sul futuro per via dei contagi, al fatto che se si riprende le squadre hanno bisogno di un mese di preparazione per terminare il campionato, al fatto che ripartendo a marzo alla scadenza del dpcm si svolgerà un solo girone di andata, società che hanno pagato la quota e il tesseramento per un anno preferiscono non ripartire ora ma farlo a settembre senza costi e ripartendo con le stesse annate. Tanti motivi che ci possono stare ma il problema umano chi se lo pone? Nessuno ha riflettuto in tutto questo a cosa ne pensano i giovani, i ragazzi, gli adulti che praticano o praticavano questo splendido sport.

Nessuno si  è posto il problema che continuando a rimandare i campionati e gli allenamenti in gruppo, chiudendo i centri sportivi, tanti giovani sono allo sbando in giro per le strade o nei parchi senza più motivazioni, senza più voglia di fare niente? Nessuno si domanda che ne sarà del futuro con tutto questo silenzio e rimando? Volete sapere come sarà: giovani e ragazzi spaparanzati sul divano, o davanti al computer o alla play station senza più nessuna motivazione o voglia di uscire, di incontrarsi, di correre, di faticare, di relazionarsi, di divertirsi...una generazione persa e di conseguenza senza più ragazzi nemmeno le società esisteranno; meno iscrizioni, meno squadre, meno società...SELEZIONE NATURALE...

Siamo proprio convinti che vogliamo arrivare a questo? IO NO e continuerò ad inviare mail, ad insistere coi miei dirigenti.

Non voglio vedere sopire la mia passione per colpa di gente che guarda solo il lato economico, solo il proprio personale tornaconto, solo il bene di pochi... Alla base della ripartenza della Serie D e dell'Eccellenza (se ne parla da un po' ma diventerà realtà) ci sono i soldi...tanti, troppi giocatori stra pagati per essere società dilettantistiche, ragazzi che vivono solo di quello ed ovviamente più soldi alla Lega...loro Sì gli altri no, perchè a chi conviene far ripartire un campionato di Terza Categoria?

Pensiamo veramente al bene che lo sport fa alle persone, anche solo ripartire con allenamenti di gruppo è già un bel passo verso la normalità e nell'aiutare il giovane, il ragazzo a "tirarsi fuori" da questo torpore da questa noia...

RIPARTIAMO CON GLI ALLENAMENTI DI GRUPPO, ORGANIZZIAMO TANTI TORNEI, RIPARTIAMO ANCHE CON SOLO UN GIRONE DI ANDATA (fa così schifo???), OVVIAMENTE IN ASSOLUTA SICUREZZA..GUARDIAMO A TUTTO IL MONDO CALCISTICO E NON SOLO A POCHI, PENSIAMO ALLA PASSIONE CHE LEGA QUESTO SPORT E CHI LO PRATICA VERAMENTE, NON PENSIAMO SOLO AL GUADAGNO... I RAGAZZI, I GIOVANI, GLI ADULTI HANNO BISOGNO DEL CALCIO, DELLO SPORT, COME VALVOLA DI SFOGO COME RITORNO ALLA VITA REALE PER QUANTO RIGUARDA LE AGGREGAZIONI, LE AMICIZIE..E' QUESTO IL VERO SENSO DEL CALCIO E QUELLO CHE I NS. RAPPRESENTANTI STANNO DISTRUGGENDO.

Ribadisco più una persona si adagia a casa sul suo divano, sulla sua poltrona più in futuro non avrà voglia di fare niente..quindi lo si "perde"..e più si andrà avanti così e più saranno tanti i ragazzi... la conseguenza è che in futuro ci saranno meno iscritti, meno squadre meno società... lo ripeto perchè a chi ci rappresenta sia chiaro e sia chiaro che anche per i vari comitati con meno società, economicamente, sarà dura sopravvivere.

Per non parlare di un altro male che sta distruggendo il futuro di tante società sportive dilettantistiche... LA RIFORMA DELLO SPORT, paventata dal Ministro Spadafora...una legge per bloccare il fatturato nero di poche società dilettantistiche (e se vogliamo dirla tutta Serie D, Eccellenza e Promozione su tutte..con i loro rimborsi spese?) ma che colpisce o colpirà (SI SPERA MAI) le piccole società anche quelle a livello oratoriale, le quali dovranno avere dipendenti e regolarizzare la posizione di allenatori, giocatori, magazzinieri, ecc.. ma ci rendiamo conto di cosa vuol dire per una società a carattere amatoriale mettere "a libri" tutti? Vuol dire farla sparire...perfetto..SELEZIONE NATURALE.. giocheranno solo le società professionistiche ed ovviamente anche qui torniamo al tanto amato discorso che chi ha i soldi sopravvive, chi non li ha muore... E CON QUELLO MUORE IL CALCIO, QUELLO SEMPLICE, QUELLO PASSIONALE PER L'AMORE DI TIRARE DUE CALCI AL PALLONE CON GLI AMICI... Speriamo che non accada.

Infine concludo con una speranza e un augurio, che qualcuno dall'alto si ravveda e che ponga una fine a tutto questo e prenda decisioni forti, anche controcorrente e contro certi scienziati/virologi/rappresentanti delle istituzioni che col loro terrorismo mediatico godono a far morire la ns. vita e, nel piccolo, il ns. amato mondo sportivo e calcistico.

 Un calciatore dilettante


@Lariosport
© riproduzione riservata

CommentiI commenti degli utenti
Il giorno 10/02/2021 alle ore 20.50 appassionato ha scritto...
Commentobenissimo l’amore per il calcio ma sono tante le valutazioni da fare e se un ragazzo non puo’ fare sport e si perde per strada e si annoia allora il problema non e’ dello sport ma e’ del ragazzo, si possono fare tante altre cose dalle passeggiate allo studio a mille altre attivita’ singole o no. non riescono a fare rispettare le regole in strada sui posti di lavoro figuriamoci nei gruppi sportivi, dai prendetela come un infortunio serio e si riprende quando i rischi saranno vicini allo zero. e se le regole ed i costi sono quelli di cui si parla sono insostenibili ai piu’. ha detto bene maroni l’allenatore della porlezzese che persino per i bambini forse non ha senso anche se sono proprio loro a soffrire di piu’, un adulto deve essere in grado di passare oltre… anzi la butto li’ magari da questa situazione se ne puo’ uscire piu’ forti di prima, ci si forgia il carattere ragazzi… si apprezza di piu’ il tempo passato a casa in famiglia, in fondo non poter far sport mi sa che e’ meglio di non avere piu’ un lavoro non ricevere i soldi della cassa integrazione o di avere perso uno o piu’ cari volati in cielo.
Il giorno 11/02/2021 alle ore 07.54 calciocalcio67 ha scritto...
CommentoHa ragione solo un commento quando solitamente ce n eranl mille.. nessuno ha più nemmeno la vogloa di commentare
Questo fa capire che la voglia è persa.. il calcio dilettantistico è morto ormai..
Grazie ci siete riusciti.
Il giorno 11/02/2021 alle ore 11.51 ciarlatano ha scritto...
CommentoMa non farmi ridere appassionato per cortesia... io è un anno che faccio passeggiate e tra un po' le passeggiate mi escono dalle orecchie..mi manca solo di farle sul tetto di casa mia le passeggiate ormai. Basta con questa retorica da quattro soldi ! a parte che è molto più facile far rispettare le regole in gruppi sportivi piuttosto che in strada (nonostante tu dica il contrario) ma poi non hai capito che questa non potra' mai essere la reale soluzione. I problemi si possono evitare per un po', ma a un certo punto qualunque sia la soluzione vanno affrontati , non ci sono cazzi, da nessun punto di vista! continuare con queste chiusura ostentate è assolutamente inutile e dannoso.. è uscito mi pare sul sito calcioefinanza o qualcosa del genere un articolo su quanto faccia risparmiare il calcio dilettanti solo in Italia.. una roba tipo 3 miliardi ripeto 3 MILIARDI.. e vogliamo continuare cosi? leggitelo , ti conviene... ah, Maroni è l'allenatore della lariointelvi, non della Porlezzese
Il giorno 11/02/2021 alle ore 17.27 numero9 ha scritto...
Commentocalciocalcio67 io penso che il calcio non sia morto, ultimamente prima del covid, vissuto in maniera diversa rispetto a qualche anno fa in quanto come nella vita reale ci sono troppe distrazioni..detto questo come in tt le cose quando ti tolgono un qualcosa si crea l' attesa e questa ti fa aumentare la voglia di tornare a giocare come prima piu' di prima,quindi quando arriveremo a tiro di luglio/agosto penso che ci sia ancora piu' voglia di prima perche' noi tutti vogliamo tornare a fare quello che ci piace piu? fare...
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