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Allenamenti individuali, ora si possono fare: la ripartenza non è però affare per tutti
Non ha perso tempo l'Accademia Como: "Sedute utili, vogliamo essere vicini ai ragazzi"
2 commenti
Mer 2 Dicembre 2020 10.32
Roberto Galia, responsabile tecnico Accademia Como
Como,

Lombardia in zona arancione, via libera quindi all’apertura dei centri sportivi (palestre escluse), nel rispetto delle norme di distanziamento e delle Linee Guida dell’Ufficio dello Sport.

In qualche modo, quindi, è consentita una ripartenza dell’attività. Resta da vedere – anche con l’avvicinarsi delle feste – quante società saranno pronte o comunque intenzionate a ricalibrare la propria attività sul campo.

Non ha perso tempo l’Accademia Como, che già domenica, nel primo giorno utile, ha organizzato il primo allenamento a Bregnano per i suoi piccoli calciatori.

 

 

Per il responsabile tecnico Roberto Galia, ci sono tutte le condizioni per poter tornare incampo: «Abbiamo un centro sportivo enorme, abbiamo comunque suddiviso le squadre in piccoli gruppi, con tutti i bambini ben distanziati come richiesto dalle normative».

Tutte le squadre sono coinvolte nella ripartenza: «Tutte le categorie, dai 2009 ai 2013, sfruttando anche i fine settimana con i più piccoli. La decisione ha incontrato il parere favorevole dei genitori e i ragazzi sono contenti. È un modo per far sentire presente e vicina la società, ci teniamo molto. Certamente non sarà tempo perso, anzi. Quando l’attività riprenderà davvero, queste sedute torneranno sicuramente utili: per i ragazzi è un modo per avere un impegno, la concentrazione così non si perde, oltre ai benefici che può dare qualche ora di sport all’aria aperta e in piena sicurezza».

Interessante anche il fatto è che si tratta di allenamenti facoltativi e, chi deciderà di non recarsi fisicamente – oppure non può perché in regime di quarantena fiduciaria – potrà comunque allenarsi da casa: «È un metodo che utilizziamo già da qualche settimana e che può essere considerato una buona alternativa».

E, per raggiugere il centro spotivo, in caso di residenza fuori dal Comune, vale l'autocertificazione.

Organizzazione, spazi adeguati, strutture: tutto gioca a favore delle società che hanno più bambini e centri sportivi all’altezza della situazione. L’idea di tornare in campo sembra però non entusiasmare la maggioranza delle società medio-piccole del Comasco, anche per l’avvicinarsi delle feste e della programmata pausa invernale.

 


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© riproduzione riservata

CommentiI commenti degli utenti
Il giorno 02/12/2020 alle ore 11.52 moutrap ha scritto...
CommentoMa scusate domanda se non si può uscire dal comune x venire ad allenarsi è valida lautocertificazione?
Il giorno 02/12/2020 alle ore 12.42 borgogol ha scritto...
Commentosì, vale l'autocertificazione
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