Como,
Ripartire, ma non è semplice. Nei settori giovanili di Como e provincia, le società di calcio hanno voglia di ricominciare l’attività – soprattutto con i più piccoli -, più per una sorta di “obbligo morale” che per questioni squisitamente tecniche. Dopo l’ordinanza regionale che ha ridato almeno la possibilità di effettuare allenamenti distanziati ai ragazzi dei settori giovanili dilettanti, dagli Allievi alle Scuola calcio, le società si stanno riorganizzando.
Al Bulgaro, tra i vivai più “popolosi” di Como, i ragazzini sono già tornati in campo, come spiega il responsabile Jury Bocconcello: «Il giorno dopo l’ordinanza, il nostro centro sportivo si è ripopolato. Siamo tornati alla situazione di giugno e quindi siamo pronti a sostenere sedute di allenamento “a stazioni” e con distanziamento anche nelle file di ragazzi prima dell’esercizio, così come previsto dal protocollo». La speranza, è che seppur ridotta, l’attività piaccia comunque ad atleti e genitori: «Spero che mamme e papà apprezzino gli sforzi, doppi, che stiamo facendo per permettere a tutti di giocare, grazie alle attenzioni di allenatori e dirigenti. genitori apprezzino».
Ripresa regolarmente anche tutta l’attività dell’Ardisci Maslianico sui campi di Lazzago e Maslianico: «Riprendiamo con una parte atletica – dice il responsabile Tony Tufano -: in tutti noi c’è grande voglia di ripartire, era ingiusto privare i ragazzi della possibilità di allenarsi. Le proteste quindi sono servite. Non facciamo finta che il Covid non ci sia, ma proviamo a sfruttare le ampie strutture del calcio per non far stare i ragazzi a casa».
Una voce fuori dal coro è la Casnatese che, in accordo con le famiglie, preferisce sospendere le attività a tempo indeterminato: «Le società hanno la responsabilità degli atleti: a queste condizioni non ci stiamo. Non vogliamo che i nostri ragazzi tornino a casa e infettino genitori e nonni. Spiace, perché il benessere dei ragazzi è compromesso senza allenamenti, ma crediamo con i genitori che le priorità siano tutela della salute e del lavoro».
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