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STOP AI DLETTANTI - Società contro l'ordinanza di Fontana: "Almeno fateci allenare"
Tavernola a muso duro: "Ora i ragazzi torneranno a giocare nei parchi senza controlli"
10 commenti
Lun 19 Ottobre 2020 10.00
Daniels Zampieri, presidente del Tavernola
Como,

Il mondo dello sport, e in particolare quello del calcio, sono in ebollizione. L’ordinanza regionale di venerdì notte che interrompe tutta l’attività dilettantistica e giovanile, allenamenti compresi, ha suscitato un vespaio di polemiche tra le società del territorio.

Ci sono anche posizioni intermedie, ma i club chiedono almeno la possibilità di allenarsi.

 

 

Duro il commento del Consiglio direttivo del Tavernola, società di calcio e volley: «Sarebbe stato possibile quantomeno far svolgere attività di solo allenamento a ragazze e ragazzi per mantenere i legami sociali. Invece ragazzi e associazioni vengono cancellate con un nuovo emendamento serale».

E ancora: «Toglierli dal nostro centro e dalla nostra palestra vuol dire spedirli al parco o in giro in gruppi come in primavera, senza nessun controllo o protocollo. Protocollo che ci è costato tempo, impegno, lavoro, in cui credevamo, e che ci ha portati ad avere 0 contagiati dal 29 giugno. Noi ci dissociamo completamente!».

Il Sagnino aveva già sospeso in via cautelativa le proprie partite del week end, per la presenza di un bambino contagiato nel gruppo dei 2008: «È difficile gestire questa situazione – dice l’allenatrice Martina Fasana - ma avrei lasciato la possibilità ai bambini di allenarsi. Ora i bambini andranno al parco, senza controlli: almeno da noi sappiamo chi entra e operiamo di concerto con la scuola».

Anche la Cittadella accetta a malincuore l’ordinanza regionale: «Mi pare che ci sia il dente avvelenato contro il calcio – dice il presidente Stefano Ramaroli -: fuori c’è il  caos, perché chiudiamo solo noi? I nostri ragazzi avranno passato il sabato pomeriggio in centro o nei centri commerciali».

L’Ardita, attiva in via Paoli, aveva avanzato un proposta, caduta nel vuoto: «A marzo scrissi in Federazione – dice il presidente Giuseppe Spreafico -, proponendo di chiudere tutto e riaprire a febbraio 2021, partendo da dove ci eravamo fermati. Ora che facciamo? Mi sembra che il giocattolo si sia rotto».

L’ex calciatore Roberto Galia, responsabile tecnico dell’Accademia Como, prende le distanze: «Sono d’accordo con la decisione solo parzialmente. Gli allenamenti potevano mantenerli. Così, mi sembra di tornare a marzo».

«Purtroppo non sono decisioni semplici – ammette Fabio Colmegna, mister degli Allievi dell’Albate Hf -: dal punto di vista sportivo, fermarsi è giusto perché ne va della validità dei campionati. Dal punto di vista della responsabilità sociale, lo sport è importante ma forse non prioritario: fidiamoci dei nostri esperti».

 

 


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CommentiI commenti degli utenti
Il giorno 19/10/2020 alle ore 18.10 cap1 ha scritto...
Commentonon capisco tutto questo accanimento contro una decisione che, con ogni probabilità, è stata solo anticipata. Solo due giorni dopo l'intera nazione si è praticamente adeguata.
Parlate di fare "almeno gli allenamenti"? Onestamente...chi si assume la responsabilità in questo particolare momento di rischiare "solo per fare gli allenamenti"? Ma per piacere...
Il giorno 19/10/2020 alle ore 19.41 moutrap ha scritto...
CommentoCap sono d'accordo x la sospensione. Sta di fatto che domenica si è giocato in tutta Italia e anche in Lombardia certi campionati. Quindi siamo in Italia le regole questo governo le faccia x tutti uguali.
Il giorno 20/10/2020 alle ore 10.22 pizzo ha scritto...
Commentoma quali sarebbero i rischi? le società hanno speso soldi per attrezzarsi e rispettare le normative, i contagi si prendono sulla metro, sui treni e sui pullman strapieni oppure nella movida
Il giorno 20/10/2020 alle ore 10.50 rox ha scritto...
CommentoCap1 non facciamoli allenare ma mandiamoli sui mezzi di trasporto accalcati, un’applauso per questa soluzione. E mi dica quando non vengono agli allenamenti dove pensa che vanno? Al parco al centro commerciale o in giro per strada... complimenti io da Presidente preferisco averli al campo a fare gli allenamenti, come ci siamo assunti le responsabilità a ricominciare ce le assumiamo a continuare.
Il giorno 20/10/2020 alle ore 19.41 cap1 ha scritto...
Commentosì, ma il punto è un positivo (perchè viene contagiato sul bus, al bar o dove volete) poi contagia il resto della squadra, con gente che deve andare al lavoro, che ha famiglia, eccetera eccetera...
Qui il problema è solo uno, che nelle prime squadre girano troppi soldi. E' questo il motivo per cui l'interesse è così alto!
Il giorno 20/10/2020 alle ore 21.29 moutrap ha scritto...
CommentoCap1 hai ragione purtroppo x le prime squadre i rimborsi x parecchi giocatori sono tanta roba e a questo non rinunciano.
Il giorno 20/10/2020 alle ore 22.18 rox ha scritto...
CommentoÈ già passato ai soldi mi spiace che si riduca il confronto a questo. E se poi ci fossero quale sarebbe il problema? È forse invidioso di chi percepisce questi rimborsi?
Il giorno 20/10/2020 alle ore 22.27 cap1 ha scritto...
CommentoPiù che invidioso, mi da fastidio che questo incida sulle valutazioni riguardo la sospensione delle attività quando c'è un'emergenza sanitaria in corso...
Altrimenti non si spiega tutto questo accanimento ..
Il giorno 20/10/2020 alle ore 22.39 rox ha scritto...
CommentoFaccio veramente fatica a capire l’accanimento che intende. Per me è assurdo chiudere i centri sportivi ci sono molte altre situazioni più contagiose che praticare sport. Sarebbe bello avere una statistica di quanta gente ha contratto il virus durante le partite o gli allenamenti.
Il giorno 21/10/2020 alle ore 08.36 cap1 ha scritto...
CommentoNessuno ha detto che ci si contagia nei centri sportivi! Il problema è che è indubbiamente un luogo di diffusione; possiamo applicare tutti i protocolli (assurdi) che volete, ma il contatto c'è e se ad esempio c'è un asintomatico all'interno del gruppo, il rischio c'è ed è innegabile!
Poi è scontato dire che è peggio il tram, il bus, la metro, la movida, eccetera eccetera, ma è più facile ed immediato intervenire sullo sport dilettantistico piuttosto che su mezzi di trasporto che servono scuole e luoghi di lavoro...o sbaglio?
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