Claudio Sesti è il nuovo allenatore del Mandello di Seconda categoria. La notizia, già nell'aria, è stata ufficializzata dalla società lariana nel fine settimana ed ora il giovane mister classe 1981 può iniziare a programmare la sua nuova avventura. «Dopo l'esperienza alla Victoria conclusa a novembre sono stato fermo mezza stagione e avevo una gran voglia di tornare ad allenare» commenta Sesti.

«Ho avuto diverse offerte, alcune anche molto interessanti, ma la prima scelta è stata il Mandello perché fin dal primo colloquio c'è stata grande sintonia sia con il ds Fabio Bartesaghi che con Omar Pelacchi. Non conoscevo nessuno della società, anche se da calciatore avevo avuto modo di fare diversi tornei a Mandello e conoscere persone che in qualche modo erano collegate alla Polisportiva. Loro cercavano un mister che puntasse sulla valorizzazione dei giovani e avendo io esperienza in tal senso mi hanno contattato».

L'obiettivo del Mandello sarà quindi valorizzare i giovani del proprio settore giovanile, ma non solo: «Le ambizioni non mancano e vogliamo vivere un campionato da protagonisti. - Prosegue il neo allenatore - Ho affrontato il Mandello da avversario quest'anno e, pur riuscendo a strappare un pareggio, mi aveva fatto un'ottima impressione. La rosa è già buna e tutti i ragazzi hanno già dato la propria disponibilità a rimanere, confermando quella grande coesione di squadra che avevo già avuto modo di apprezzare da avversario. Qualche innesto poi verrà sicuramente fatto, ma senza particolari stravolgimenti».

Ufficializzati anche i due primi nuovi arrivi, ovvero il centrocampista classe 1998 Momo Coulibaly e l'esterno alto Lorenzo Botti del 2000. Entrambi hanno vissuto la prima parte dell'ultima stagione alla Victoria proprio con Sesti e sono ora pronti a seguirlo anche in questa nuova esperienza. «Momo è un ottimo giocatore che ha già giocato anche in Promozione due anni fa con la ColicoDerviese, Botti invece è più giovane, un esterno molto tecnico che potrà sicuramente dare un apporto importante alla squadra» spiega Sesti.