Tutto pronto per la festa in casa San Zeno. Chiusa la stagione 2019/20 al primo posto, gli olgiatesi aspettano solo l'ufficializzazione della promozione in Seconda categoria per iniziare a programmare la prossima stagione.

Punto fermo anche nella categoria superiore dovrebbe essere l'allenatore Fabrizio Ralli, arrivato a ottobre 2018 e capace nello scorso campionato di portare la squadra dal penultimo posto alla zona playoff, completando l'opera in quest'ultimo con il primo posto alla sospensione: «Non ci siamo ancora incontrati ufficialmente, ma la voglia sia mia che della società è quella di proseguire insieme, per cui non dovrebbero esserci sorprese» commenta Ralli.

San Zeno primo nella Terza categoria lecchese con un solo punto in più di Rovinata a Verderio: «Nessuno di noi è contento di essere promosso in questo modo, ma sinceramente crediamo di meritarci la Seconda categoria per quello che abbiamo fatto vedere quest'anno. - Prosegue Ralli - Abbiamo il miglior attacco, la seconda miglior difesa considerando che la prima, l'Aurora San Francesco, ha giocato una partita in meno, e il capocannoniere del girone. Più di così non potevamo fare».

Non resta quindi che iniziare a preparare il salto di categoria: «Sottolineo che l'ufficialità non c'è ancora. Speravamo che arrivasse venerdì dopo la riunione del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti e invece è ancora presto. Eravamo partiti ad inizio stagione per centrare la promozione quando sarà certa inizieremo a pensare alla squadra da allestire».

Tra i big da tenere sott'occhio il bomber Andrea Brugola, capocannoniere del girone con 26 gol, l'esperto trequartista ex Aurora, Michele Della Torre, e il centrocampista Youssef Fadeli: «Sulla nostra chat tutti hanno manifestato la volontà di restare con noi, poi dipenderà da tante cose e tra queste ci sono sicuramente gli impegni con il lavoro, soprattutto per quanto riguarda Michele e Youssef. Di sicuro, non avendo la squadra Juniores, dovremo muoverci per quanto riguarda i giovani, magari andando a riprendere qualche ragazzo andato in prestito in altre società» conclude Ralli.