Dal consiglio direttivo-fiume della Lega Nazionale Dilettanti sono partorite “solo” – non è poco, sia chiaro – le decisioni ufficiali per quanto riguarda la serie D. Criteri che premieranno le 9 capolista dei nove gironi e che manderanno in Eccellenza quattro squadre per girone, 36 squadre in tutto. Per le seconde classificate è prevista una graduatoria di merito in sede di ripescaggio in caso di vacanze di organico.

Ma in Lombardia che succederà? C'è stata una spaccatura sulle retrocessioni tra i Comitati regionali: Nord e Centro sono per il blocco, il Sud contro, in linea con la serie D.

Ma Giuseppe Baretti, presidente del Comitato Regionale Lombardia è stato molto chiaro, facendo una promessa: "Nessuna squadra lombarda retrocederà". 

Come per la serie D, analoga decisione è stata presa per i campionati di calcio a 5 nazionali e per il campionato di serie C di calcio femminile, con l’Acf Como che è così pronta a festeggiare la promozione in B. Sarà il Consiglio federale a recepire tali indicazioni e ratificarle nella prima settimana di giugno.

Resta quindi da capire cosa succederà a livello regionale e, a cascata, a livello provinciale.

Restano quindi in bilico molte situazioni, su tutte quelle di Mariano e Fenegrò, confinate nei bassifondi della classifica del girone A di Eccellenza. Nessun dubbio, invece, sulle tre promosse in serie D: il Busto 81, la Casatese (raggiungerà in D il NibionnOggiono) e il Telgate (che si fonderà con la Grumellese).

L'anticipazione di Baretti sulle retrocessioni però è "pesante", nel senso che è sembrata convinta e con poco spazio a sorprese. Non resta che attende il Consiglio federale.

Non nasconde la sua delusione Lucio Introzzi, consigliere comasco del Comitato regionale: «Speravamo di poter avere una linea guida certa per cominciare a organizzarci, ufficializzare i verdetti, discutere di ripescaggi, attività giovanile e aiuti alle società. Ci sono pochi dubbi sulle promozioni, per le retrocessioni bisogna avere ancora un po’ di pazienza. La stagione si chiuderà il 30 giugno e riprenderà l’1 luglio, come sempre».

Dal canto suo, Cosimo Sibilia, presidente Lnd si è detto soddisfatto: «Ritengo sia stato fatto un lavoro scrupoloso, confortato dall’unanimità del voto in Consiglio Direttivo e guidato dal principio del merito sportivo, al quale la Lnd si è sempre attenuta. Credo ci siano le condizioni, anche nell’ottica della sempre più auspicata riforma del sistema calcistico italiano, di poter successivamente andare a soddisfare le ambizioni di chi avrà i requisiti oggettivi per nutrirle. Ora attendiamo il pronunciamento del massimo organismo della Figc sulle nostre proposte. Poi finalmente potremo cominciare a pensare alla nuova stagione».