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Campionati prossimi allo stop definitivo e anche tutti i tornei rischiano di saltare
Il consigliere regionale Introzzi: "Difficile finire e senza tornei servirà un aiuto concreto"
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Sab 4 Aprile 2020 09.00
Lucio Introzzi, consigliere del Crl-Lnd-Figc
Como,

Nei giorni scorsi la Delegazione Figc di Como, su invito del Comitato Regionale Lombardia, ha avviato una consultazione con tutte le società affiliate in merito alla possibile, per non dire probabile, chiusura anticipata della stagione agonistica.

 

 

Lo ha confermato il consigliere regionale comasco Lucio Introzzi: <<Abbiamo chiesto alle società un parere – dice il rovellaschese Introzzi -. Non si tratta di un sondaggio, ma di una semplice consultazione indicativa in vista delle decisioni che dovremo adottare per l’attività calcio dilettantistica>>.

Che la stagione volga anticipatamente al termine è cosa ormai assodata, come hanno fatto intuire gli stessi vertici del calcio regionale. E’ comunque giusto raccogliere anche i pensieri di chi in campo ci va. <<Decisioni ufficiali non ce ne sono ancora – continua Introzzi –, ma arriveranno. La situazione in Lombardia è molto critica, ci sono province (Bergamo e Brescia) dove abbiamo avuto diverse perdite umane, tra presidenti e dirigenti>>. La Lega Nazionale Dilettanti, per voce del suo numero uno Cosimo Sibilia, ha fatto sapere che la volontà è quella di portare a termine la stagione e che la linea adottata sarà la stessa per tutte le regioni. <<Dubito che da noi si potrà proseguire – ribatte il consigliere del Crl –, non mi pare proprio che ci siano le condizioni, né la volontà degli attori protagonisti>>.

Nelle ultime settimane è diventato parere quasi unanime il fatto che non si potrà più giocare la restante parte di stagione. Uno stop definitivo ormai prossimo che oltre i campionati interesserà tutta l’attività calcistica, tornei compresi. E sì, anche i tantissimi tornei che animano le serate estive di quartieri e paesi sono ora rischio. E diventa così a rischio anche l’attività futura delle società promotrici, perché con questi tornei, e con le birre e le salamelle che fanno da contorno, ci “vivono”.

Società, tante, che se non dovessero più fare affidamento sugli introiti di panini, bibite e patatine potrebbero anche non riuscire a ripartire a settembre. <<Questo è un problema non da poco – sottolinea Introzzi – che andrebbe ulteriormente a pesare sull’annullamento della stagione. La mia preoccupazione è che se non si interviene avremo uno smembramento alle prossime iscrizioni>>. Un problema che va oltre al come ripartire, perché potrebbe portare al non ripartire. In quest’ottica il consigliere regionale lancia un appello se, come ormai sembra, non si potrà tornare presto a giocare a calcio, e non per questioni di norme federali, ma per l’obbligo di un distanziamento sociale che va oltre lo sport limitando l’aggregazione e tutto ciò che ne consegue, come i tornei di calcio. <<E’ indispensabile che s’intervenga a livello governativo per aiutare le società dilettantistiche a ripartire – invoca Introzzi -, mettendole nelle condizioni con aiuti concreti. Qui non si parla solo di calcio, ma di realtà sono il tessuto sociale del nostro Paese. Va bene la passione – conclude Introzzi-, ma da sola non basta più>>. Ai tanti appassionati si prospetta così uno scenario davvero ombroso: senza un pallone che rotola, senza un panino con la salamella e senza un futuro certo.

 


 

TANTI I TORNEI CHE STANNO PER SALTARE

Decine, centina, i tornei di calcio che l’emergenza coronavirus sta mettendo a rischio o addirittura ha già fatto saltare. Tornei che sono linfa vitale per le società che, con il mancato incasso delle iscrizioni e delle attività di contorno (servizio bar e cucina), registreranno un ammanco alle entrate stagionali. Bilanci in rosso che potrebbero anche mettere a rischio il futuro delle stesse società.  Tornei di ogni categoria: da quelli riservati ai più piccoli in primavera, a quelli serali dei grandi andando verso l’estate.

Per la prima volta dopo 47 edizioni filate non di disputerà il Torneo Marzorati, uno tra i più longevi in provincia di Como, organizzato dal Figino e riservato a Giovanissimi ed Esordienti. <<E’ un duro colpo non poter mandare in scena il nostro torneo - commetta il vice presidente Francesco Orsenigo -, un evento che per il Figino rappresenta un terzo delle entrate stagionali>>.

Prossimo all’annullamento c’è anche il prestigioso Memorial Gianni Brera, organizzato dal Cantù San Paolo e aperto a tutte le categorie giovanili e che anche quest’anno avrebbe visto la partecipazione di squadre estere. <<Sarebbe dovuto iniziare il prossimo 25 aprile – racconta il presidente canturino Gennaro Novelli –. Manca solo l’ufficialità, ma è ormai inevitabile che non si potrà fare. Avremo un danno economico pesantissimo>>.

Marzorati e Brera sono solo punta di un iceberg che interessa quasi tutte le società del territorio, dalla Pontelambrese con il Memorial Facchetti al VascaDay, dai tornei dei bar alle 12 ore di calcetto.

 


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