Como,
Un sit-in, una calza ironica e un duro video accusatorio: le società che gravitano intorno alla piscina di Muggiò, chiusa dalla scorsa eastate, hanno deciso che la misura e colma.
Chiedono interventi o, quantomeno, chiarezza sulla situazione dell'impianto, chiuso (ma con le vasche piene di acqua riscaldata...) da mesi: un danno per le società che, tra prima squadra e settore giovanile, sono costrette a peregrinare per la provincia, la Brianza o addirittura a sconfinare per allenamenti e partite...
Il presidente della Pallanuoto Como, Giovanni Dato, ha dato il via con la sua società al "domino". Per mecoledì 8 gennaio, alle 19.15, ha organizzato un sit-in di protesta davanti alla piscina di Muggiò in piazza Atleti Azzurri d'Italia. Lo slogan è "Adesso basta - Como non lo merita".
Iniziativa sposata anche dal suo omologo della Como Nuoto, Mario Bulgheroni: entrambi hanno sotterrato l'ascia di guerra - tra le due società non corre buon sangue - per un'iniziativa comune e che riguarda loro e tutta la cittadinanza.
"Siamo fiduciosi di una grande partecipazione, nei prossimi giorni avremo tutte le risposte - ha fatto sapere Pallanuoto Como -: aspettiamo risposte concrete e assunzioni di responsabilità da parte dell'amministrazione, gli assessori, i dirigenti che si dovrebbero occupare della questione sono attesi in questa serata, lo stesso vale per il Sindaco".
Anche la Como Nuoto si è mossa, con un'iniziativa goliardica, ma altrettanto efficace. Domenica, davanti al portone di Palazzo Cernezzi, le famiglie della Como Nuoto si sono date appuntamento per manifestare il loro disappunto per il protrarsi della chiusura dell'impianto di Muggiò. Lo hanno fatto appendendo una calza con i biglietti scritti dai ragazzi, che chiedeno alla Befana - Comune di riaprire la piscina e aggiungendo una lettera indirizzata sempre alla Befana che risiede proprio a Palazzo Cernezzi.
La richiesta è semplice: ora basta perdere tempo, che il comune si adoperi per la riapertura e tenga aggiornati puntualmente i cittadini - utenti.
Infine, altra mossa di Giovanni Dato, che ha pubblicato su Youtube un video in cui chiede risposte concrete agli assessori Marco Galli e Vincenzo Bella e al sindaco Mario Landriscina.
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