Como,
Vola, Chituru Ali. Eccome se vola. Diaciannove anni e una medaglia d’oro al collo: è albatese il nuovo campione italiano dei 110 ostacoli, nella categoria Under 23. Quasi due metri di altezza, un fisico imponente e una velocità impressionante ne fanno uno dei prospetti più interessanti di tutto il panorama italiano dell’atletica. E ora torna in pista con la Nazionale, per i campionati Europei Under 23 in Svezia...
Ai Tricolori di Rieti Chituru Ali ha vinto battendo il favorito Mattia Montini dell’Atletica Lecco, ha abbattuto con 13”97 – per la prima volta è sceso sotto i 14” - il suo personal best e ora è pronto a vivere una nuova grande esperienza.
Questa volta togliendosi la canotta dell’Us Albatese, la sua piccola ma calorosa società, e indossando quella azzurra della Nazionale.
Perché a suon di prestazioni e miglioramenti, è arrivata la chiamata tanto attesa, la prima importante della carriera: la convocazione per gli Europei di categoria, che si disputeranno a Gavle in Svezia dall’11 al 14 luglio.
Sempre in maglia Albatese, fin dalla scuola atletica con Katia Besseghini, Ali ha provato tante discipline, cimentandosi anche nel salto e nella resistenza negli anni dell’adolescenza.
Solo negli ultimi anni si è specializzato nei 110 ostacoli, prima con coach Stefano Lai, ora con Daniele Parrilli. Che si tiene ben stretto il suo “pupillo”: «Abbiamo iniziato un percorso che ora si sta perfezionando. L’oro agli Italiani non è casuale. Si è preparato al meeting di Savona, agli Italiani di Rieti ha corso con intelligenza: non ha “scaricato” nelle qualificazioni per poi dare tutto in finale, a differenza del suo avversario».
E Chituru ora non si pone più limiti: «Sogno in grande, ma voglio fare un passo alla volta. Sono convocato con l’Italia, voglio dare tutto e provare a vincere». Dopo il terzo posto agli Italiani indoor, la vittoria a Rieti è stata decisiva per convincere il ct federale a convocarlo: «Ora vorrei, anzi devo, limare il mio tempo. Perché per le finali europee serve un 13”80, per vincere bisogna scendere a 13”60: ci proverò».
I suoi punti di riferimento? «In Europa la scuola francese è all’avanguardia e con il coach cerchiamo di guardare a questi campioni. Certo, anche gli atleti americani sono un modello, visto che corrono sotto i 13”…».
Chituru, iscritto al “Pascoli”, è ormai diventato un punto di riferimento per tanti ragazzini dell’Albatese, oltre che un vanto per la società comasca: «Lui è sicuramente il nostro “top” – ammette il presidente Pino Maisto - mai nella nostra storia abbiamo vinto un titolo agli Italiani U23. Resterà con noi? Lo spero, noi gli stiamo fornendo il meglio per la sua crescita e intendiamo tutelarlo. Se gli arrivasse un’offerta irrinunciabile, però, non lo tratterremo a forza».
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