All’Acqua S.Bernardo Cantù non riesce l’impresa, davanti al proprio pubblico, di battere la più quotata Umana Venezia e di interrompere la striscia negativa di sconfitte. Battute di arresto che, dopo il 71-93 finale di Desio, salgono a sette in fila. Un numero ingombrante, sì, ma figlio di un calendario di fuoco che ha visto Cantù fronteggiare le migliori della classe nel mese di dicembre.

Prima della palla a due la Pallacanestro Cantù e tutto il “PalaBancoDesio” si è stretto in un unico, calorosissimo, abbraccio. Un momento rigonfio di emozione interamente dedicato al compianto Chicco Ravaglia, ex cestista biancoblù scomparso il 23 dicembre del 1999. Il direttore generale di S.Bernardo – Antonio Biella – ha consegnato a Roberto Ravaglia, papà di Chicco, una maglia personalizzata con il numero e il nome di Ravaglia sul retro. Mentre Christian Di Giuliomaria, amico ed ex compagno di squadra di Chicco, ha consegnato di un mazzo di rose biancoblù alla mamma Morena.

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ-UMANA REYER VENEZIA 71-93

(20-29, 16-18; 17-23, 18-23)

CANTÙ: Gaines 25, Mitchell 5, Blakes 13, Udanoh 12, Baparapè n.e., Parrillo n.e., Davis 6, Tassone, La Torre, Pappalardo n.e., Quaglia n.e., Jefferson 10. All. Pashutin

VENEZIA: Haynes 9, Stone 8, Bramos 21, Tonut n.e., Daye 14, De Nicolao, Washington 3, Biligha 5, Giuri 12, Mazzola 1, Cerella 3, Watt 17. All. De Raffaele. 

Arbitri: Mazzoni, Quarta e Pepponi

Spettatori: 2.601

DESIO - Con Parrillo ai box per un fastidioso problema alla schiena, coach Pashutin decide di rivoluzionare il quintetto, lasciando a sorpresa Mitchell fuori dai primi cinque per inserire La Torre nello spot di ala. Quest’ultimo, per la prima volta titolare in Serie A, compone lo starting five canturino insieme a Gaines, Blakes, Jefferson e capitan Udanoh. La Reyer, invece, risponde con Stone, Haynes, Bramos, Daye e Biligha.

Dopo aver vinto la palla a due, è Udanoh a sbloccare subito Cantù, con due punti appoggiati al tabellone. Al 2’ squadre sul cinque pari, con Gaines autore della tripla del momentaneo pareggio. Due minuti dopo, sotto 12 a 9, coach Pashutin toglie La Torre per inserire Mitchell, con la speranza di dare una scossa alla squadra. Scossa che è in grado di darla Gaines, furbo nel conquistarsi un lungo viaggio in lunetta, finalizzato con un 3/3 ai liberi che riporta la S.Bernardo ad un solo possesso di distanza da Venezia (16-19), dopo che gli orogranata si erano portati avanti di sei lunghezze. Vantaggio corposo che la Reyer riesce comunque a meritarsi poco dopo, con la tripla di Bramos che fissa il +9 per gli ospiti, avanti 25 a 16 a novanta secondi dal termine della prima frazione. Nel finale Venezia approfitta sia di qualche scelta arbitrale discutibile che di un momento buio della S.Bernardo, portandosi sopra di undici grazie ad un canestro di Cerella. Un sussulto di Mitchell poi, negli ultimissimi secondi del primo quarto, chiude la frazione sul 20 a 29.

La seconda frazione non parte nel migliore dei modi per i brianzoli, con i veneti che – grazie ad un canestro convalidato di Watt – riescono a strappare la doppia cifra di vantaggio. Con il passare dei minuti, la Reyer prende sempre più coraggio, allungando di quattordici punti. 37 a 23 per gli ospiti al 14’, time out obbligato per Pashutin. Alla ripresa del gioco un guizzo di Gaines riporta subito Cantù in carreggiata, tripla e partita riaperta. A metà secondo quarto, dal possibile -7 sbagliato di un soffio e con tanta sfortuna da parte di Udanoh, al nuovo +12 di Venezia, con Watt in grado di completare dalla lunetta un gioco da tre punti importante. A ridare un po’ di linfa a Cantù ci pensa il duo Davis-Blakes, autori di quattro punti in fila che regalano alla S.Bernardo il tanto cercato quanto meritato -7. 33-40 a meno di tre minuti dalla pausa lunga. Sulla sirena di fine primo tempo una bella azione combinata da Gaines per Udanoh, con quest’ultimo che conclude in schiacciata, archivia i primi venti minuti sul 36-47. All’intervallo due giocatori in doppia cifra, uno per parte: 16 realizzati da Gaines, per Cantù, e 11 di Watt per la formazione di coach De Raffaele.

Inizio opaco di Cantù, rientrata in campo dagli spogliatoi con poca fiducia. A punire la distratta difesa di casa ci pensa Bramos, specialista dall’arco dei tre punti. 38-52 al 22’, la Reyer riprende da dove aveva finito. Acqua S.Bernardo chiamata a gran voce dai propri tifosi a dare una reazione, che non si fa attendere, perché in campo Tassone e Udanoh ci mettono l’anima. Tuttavia, nel miglior momento di Cantù, gli ospiti riescono ad affondare grazie a ben tre “bombe” consecutive di Daye, vero trascinatore della Reyer. 42-61 al 26’, time out obbligato per i padroni di casa. Alla ripresa del gioco le cose, però, non cambiano: orogranata sul +21 (47-68) grazie all’ennesima prodezza di Bramos, implacabile. 53-70 al 30’.

Nel quarto ed ultimo periodo di gioco Cantù prova a reagire allo svantaggio con la solita grinta di Udanoh e con il talento di Gaines ma, la Reyer, è troppo più squadra e – soprattutto – troppo forte per questa S.Bernardo. Al 35’ è ancora Bramos a colpire la difesa canturina, con la quinta tripla personale del match su otto tentate. È il canestro del momentaneo 79 a 61 veneziano, seguito dalla tripla di Giuri che fa schizzare gli ospiti sul +23 a tre minuti dal termine. Partita in ghiaccio, poi, con la seconda tripla consecutiva di Giuri che porta a venticinque le lunghezze di vantaggio per la formazione di coach De Raffaele. 63-88 al 38’. Nel finale è ancora Giuri a punire Cantù dall’arco. Finisce 93 a 71 per Venezia.