Como,
Il Como è fuori dai giochi. Fuori dal professionismo, come 12 anni fa. La sentenza, riassumendola, è una sola: ripartenza dai dilettanti, ammesso che ci sia qualcuno disposto a questo passo. E' la conclusione di un mese di tira e molla, di parole non dette e, soprattutto, di scadenze non rispettate. Finisce come peggio non poteva finire, con un comunicato della Figc che boccia su tutta la linea la condotta del Fc Como.
Un documento firmato dal presidente federale, il comasco Carlo Tavecchio mette fine alla storia del Como nel calcio professionistico. Nessuna sorpresa, questo era il destino già scritto, visto il non-agire della Fc Como.
Già scritto perché tutte le scadenze decisive sono state mancate clamorosamente, perché da un mese è stato detto che la situazione sarebbe stata risolta "domani". E invece, la mancata affiliazione, il 28 giugno, ha di fatto escluso il Como dalla serie C.
Inutile - non sarà nemmeno presa in considerazione - anche la domanda di iscrizione al campionato resa il 30 giugno alla Lega di C.
Fine delle trasmissioni. Il Como, se va bene, ripartirà dalla serie D. Quali scenari? La palla passa al sindaco di Como, Mario Landriscina, che dovrà capire se esistono le condizioni - meglio dire, possibili cordate di imprenditori - per fondare una nuova società e iscriverla a un campionato di dilettantistico, o serie D o Eccellenza.
IL COMUNICATO CHE ESCLUDE IL COMO DAI PROFESSIONISTI
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